La rete dei draghi, public art for kids, al Macro di Roma

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Care mamme, cari genitori,

oggi per la rubrica informamma di mammaiutamamma.it vi consigliamo un’opera d’arte davvero speciale nel cuore di Roma, si tratta della Rete dei Draghi – Harmonic Motion di Toshiko Horiuchi Mac Adam, esposta, gratuitamente, a Roma, al Macro di Via Nizza, da dicembre 2013 a dicembre 2014.

Colorata e interattiva, la Rete dei draghi è una rivoluzione per l’approccio all’arte contemporanea da parte dei bambini. Il tappeto multicolore permette infatti di entrare, saltare, rotolare, arrampicarsi, strisciare, appendersi e muoversi su vari livelli. L’opera è appositamente creata per coinvolgere il pubblico, in particolare i bambini, in maniera attiva e per restituire ai più piccoli un ambiente stimolante e creativo.

La Rete dei Draghi fa parte del più ampio progetto di Toshiko Horiuchi Mac Adam: Interplay Design and Manufacturing che promuove la public art for kids, e nasce da un’interazione casuale di bambini con un’opera d’arte di Toshiko, l’Amaca multipla n° 1.

Un giorno infatti, due bambini attratti dai colori variopinti di una delle strutture tessili di Toshiko le chiedono di potersi arrampicare, così Toshiko scopre che il suo lavoro, a causa del peso dei piccoli, cambia forma, si trasforma in modo inaspettato. Da allora Toshiko modifica il senso della sua arte, impegnandosi nel progetto di creare strutture di gioco sostenibili per i bambini di tutto il mondo.

L’installazione è il frutto della partnership tra il museo Macro e Enel contemporanea che ha promosso a Testaccio un altro successo, Big Bambú, la gigantesca installazione di Mike+Doug Starn inaugurata lo scorso dicembre.

Big Bambù e la Rete dei Draghi sono un perfetto esempio di collaborazione tra cultura, arte, impresa e società civile e garantiscono la condivisione di un patrimonio globale che valorizza e migliora la nostra città.

Non perdetevi questa esperienza emozionante!

Stay tuned!

scrivete a rachele@mammaiutamamma.it

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di R. Bonani

MammAiutaMamma incontra Zingaretti, giovedì 31 gennaio, ore 17.30, Teatro Piccolo Eliseo, Roma

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Giovedì 31 gennaio 2013 alle ore 17.30 al Teatro Piccolo Eliseo Patroni Griffi, MammAiutaMamma partecipa all’incontro Welfare, cultura, beni comuni per una crescita innovativa, inclusiva e sostenibile, organizzato da Prima Persona Lazio.

Nicola Zingaretti, candidato governatore della Regione Lazio, si confronta con le proposte delle associazioni del territorio e dei cittadini. Partecipazione e condivisione sono la chiave del movimento Prima Persona che attraverso la sua rete civica diffusa è impegnata nella promozione di un innovativo stato sociale.

Mammaiutamamma ha aderito all’iniziativa per presentare le attività, il percorso e le proposte che già realizza localmente e globalmente. Per garantire crescita demografica, innovazione sociale e pari opportunità proponiamo:

1) la costituzione di un fondo di microfinanza domestica destinato ad attività imprenditoriale femminile, mamme single e precarie, per favorire l’empowerment femminile, attraverso la conversione dei fondi per le auto blu e le spese di rappresentanza della Regione;

2) la diffusione di asili nido aziendali, e corsi di formazione e aggiornamento professionale on line (e-learning) durante la maternità per favorire il reinserimento e l’avanzamento delle donne dopo la gravidanza, de-localizzazione del lavoro che garantisca alle mamme flessibilità negli orari grazie all’uso della tecnologia e al rafforzamento intranet aziendali, riconoscimento della rilevanza penale per il reato di mobbing ;

3) il finanziamento regionale e la creazione di una rete locale coordinata e efficiente di centri antiviolenza, per il reinserimento sociale delle donne e minori che beneficiano dei programmi di protezione, formazione e aggiornamento degli assistenti sociali impegnati nella mediazione familiare;

4) agevolazioni fiscali, in particolare deduzione spese correnti per liberi professionisti come incentivo alla lotta all’evasione fiscale oltre a migliorare il potere di acquisto delle famiglie;

5) il rafforzamento e promozione della rete di solidarietà per neomamme Vicine, Vicine realizzata dal Melograno Roma, aiuto volontario per donne in gravidanza o neomamme, con l’obiettivo di creare un centro nascite e accoglienza coordinato ai consultori per accompagnare le donne in questo importante inizio;

6) il riconoscimento del mestiere di genitori con la creazione di un fondo nazionale che garantisca un contributo mensile per la famiglia nel primo triennio di vita del bambino (secondo l’esperienza svedese, francese etc…) attraverso la riconversione dei fondi provenienti dai risparmi per le spese di funzionamento delle PA, abbattimento rimborsi spese PA, consiglieri regionali, attraverso l’adozione di politiche di sostenibilità: raccolta differenziata, riciclo carta, etc;

7)l’ampliamento dell’offerta dei servizi per i bambini e la famiglia, la riconversione d’immobili pubblici inutilizzati per promuovere e favorire lo svolgimento di attività extra-curriculari per i bambini.

Partecipa anche tu al dibattito, seguici, vota e commenta la proposta su:

Prima Persona Ideascale

Il Consiglio dei bambini, educazione civica e partecipazione a The Hub Roma

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The Hub Roma apre a settembre 2012 e s’impone subito nel panorama capitolino come centro di aggregazione di idee, associazioni e imprese coinvolte e portatrici di innovazione sociale.

Domani venerdì 25 gennaio 2013, dalle 9 alle 13, a via dello Scalo di S Lorenzo, 67, propone il secondo incontro di un interessantissimo percorso di educazione civica e partecipazione, rivolto ai piccoli tra gli 8 e i 10 anni accompagnati da un genitore Il Consiglio dei bambini.  L’esperienza nasce in collaborazione con Uva e la Sinnos editore. Si parla di democrazia!

Vi presentiamo l’intervista a Elena Giacchino, hubber e coordinatrice dell’iniziativa:

Come nasce l’iniziativa, Il consiglio dei bambini, dalla costituzione alla partecipazione?

L’idea è nata a San Francisco durante un meeting internazionale di  The Hub al quale presenziava il nostro socio fondatore Dario Carrera, lì c’era un evento con  studenti baschi e studenti del luogo che condividevano un percorso di risoluzioni dei problemi della città, abbiamo quindi pensato di esportarlo in Italia ma rivolgendolo ai bambini perché hanno un pensiero più trasparente, più libero, meno condizionato

Qual è il tuo ruolo nel progetto? quali sono gli obiettivi e i risultati attesi?

L’obiettivo è quello di sperimentare un processo diverso di apprendimento e quello di stimolare nel lungo periodo la partecipazione dei genitori, la cosa interessante sarebbe fare un laboratorio parallelo su cittadinanza e Costituzione con i genitori, questa sarebbe davvero social innovation. Io mi occupo di eventi e comunicazione a The Hub. Quindi ho preso parte alla stesura del concept del laboratorio e mi sono occupata di coordinare il lavoro di Uva, l’associazione di Giulia Nardi e Paola Pascucci che materialmente mettono in piedi il percorso didattico, con quello di  Valentina Ghione, psicoterapeuta che sta facendo un tirocinio da noi.

E’ un’iniziativa pilota, pensate di proporla nelle scuole?

La nostra intenzione, trovando uno sponsor, sarebbe quella di replicarla. Utilizzando questa prima edizione come un laboratorio anche per noi ideatori.

Da mamma cosa pensi della nostra città, Roma?

Roma è complicata. Da mamma penso che troppo spesso questa città ci costringa a cavarcela e ci faccia sentire “genitori kamikaze”. Le reti se esistono sono create dalle persone e e non dalle istituzioni. La partecipazione è una grande risorsa per una città, però dovrebbe essere supportata, non lasciata come unico mezzo. La rivoluzione dei processi non può essere frutto solo della frustrazione.

E’ a portata di famiglia?

A portata di famiglia non direi. Però non credo sia un problema romano, ma piuttosto della nostra società. Siamo costretti in tempi e metodi che non sono al passo con i tempi. Uscire di casa tutti insieme alle 9 di mattina e sedersi un copmputer del tutto simile a quello che abbiamo a casa nostra ma che si trova a scrivania che dista almeno mezz’ora da quell’altro  non è un presupposto per creare una società family-friendly.

Cosa servirebbe per migliorarla?

Servirebbe aprire un tavolo di discussione con le istituzioni per riposizionare in questo universo reale e contingente il tema delle mamme che lavorano, e non lasciarlo abbandonato come se appartenesse a un altro mondo. Si dovrebbe favorire dall’alto la costruzione di reti di sicurezza per le madri e le famiglie. Servirebbe impegno e condivisione di obiettivi fra istituzioni e famiglie.

Per partecipare iscriversi a: Consiglio Democrazia Eventbrite

 

 

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