Domenica 30 marzo vi aspettiamo, il primo family brunch di Zumpappà Roma!

people

Care mamme, cari genitori

come sapete il network mammaiutamamma sostiene l’iniziativa dell’associazione Melograno Roma, Vicine vicine, noi mamme facciamo parte della rete attivata da questa importante organizzazione della capitale.

Oggi vi proponiamo un invito davvero speciale, il 30 marzo si svolgerà infatti il primo brunch di Zumpappà, a partire dalle ore 12 a da Cocotte Happy Cooking in via Gabrino Fondulo 98/100, aperto a tutti ma soprattutto a chi ha bambini dagli 0 ai 3 anni.

Serena Maniscalco, fondatrice dell’iniziativa così racconta la sua storia e promuove la sua iniziativa.

Sono una mamma vicina vicina alla quale da quando è nata la prima e per adesso unica bimba è cambiata la vita. E’ cambiato tutto ma non la voglia di uscire, stare tra la gente, fare cose e vedere posti nuovi. Come saprete benissimo anche voi con un neonato non è semplice, anzi a volte è più la fatica che altro, così, sognando con un’amica, è nata l’idea di Zumpappà, un modo per organizzare giornate evento family friendly nei locali Roma, per mangiare in compagnia o anche per darsi una sistemata ai capelli o alle mani! Il sostegno trovato al Time for tea.. time for me, del giovedì mattina al Melograno è stato decisivo, e così…

Zumpappà vi aspetta domenica 30 marzo a partire dalle ore 12.00 da Cocotte Happy Cooking in via Gabrino Fondulo 98/100 per il nostro primo family brunch, il brunch aperto a tutti, anche a chi ha bambini da zero a tre anni. Oltre al buffet troverete alzasedia, fasciatoio, cuscini da allattamento, tappeti morbidi e tanti giochi, scaldabiberon, bollitore e anche passato di verdura e formaggio fresco per le boccucce alle prime armi con il cucchiaio.”

Prenotazione obbligatoria fino a esaurimento posti, chiamando il 3395811214 oppure scrivendo a info@zumpappa.it (riceverete email di conferma).

Costo del brunch 20 euro per gli adulti, 8 euro per i bambini, gratuito per i bimbi in svezzamento (passato e formaggio fresco).

di R. Bonani

Si può essere madri e professionisti affermate al tempo stesso? Il caso giapponese

workingmothers

Care mamme,

anche quest’anno mammaiutamamma.it si interroga con voi su come conciliare maternità e professione.

Obiettivo del network è promuovere nuovi modelli culturali che presentino un’inedita mamma, donna che vive l’orizzonte familiare e il percorso professionale secondo nuovi paradigmi.

L’articolo che ci ha incuriosito è stato pubblicato dalla BBC,  l’autore Rupert Wingfield-Hayes, inviato a Tokyo per l’emittente anglosassone, testimonia le scelte delle neomamme in Giappone.

Il 70% delle professioniste giapponesi abbandona il lavoro appena rimane in cinta e le donne, se mamme, impiegano il doppio del tempo degli uomini per ottenere una posizione altamente qualificata, solo il 5% dei direttivi delle grandi aziende è composto da donne, e solo 1% delle donne giapponesi è imprenditrice con salariati, secondo l’OECD, rapporto Closing the gender gap now.

Rette scolastiche proibitive, orari di lavoro estenuanti e un concetto di paternità poco collaborativa, solo il 2,6% dei padri passa 3 ore al giorno con i propri figli, rendono difficile per qualsiasi donna e genitore progettare e prendersi cura di una famiglia, facendo salire anche il numero dei bambini abbandonati.

Così uno dei paesi industrializzati più potente del mondo sacrifica la creatività, la professionalità della donna e un incremento del PIL sull’altare di una società conservatrice e diseguale. Una maggiore parità di diritti  e accesso al mercato del lavoro, sempre secondo il rapporto OECD, farebbe crescere il PIL del 20% in meno di 20 anni.

E allora vi chiediamo è possibile secondo voi conciliare vita professionale e maternità? Come dobbiamo ripensare la paternità e i congedi di genitorialità per garantire il pieno appagamento della persona umana e la crescita di un nucleo familiare equilibrato?

Commentate e scriveteci su:

rachele@mammaiutamamma.it

https://www.facebook.com/mammaiutamamma?ref=hl

di R. Bonani

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