Cyberbullismo, i dati in crescita. Intervista alla criminologa Roberta Bruzzone, autrice del libro: Nella tela del ragno, manuale di autodifesa digitale

Il network continua a porre la propria attenzione sui fenomeni di bullismo e cyberbullismo, al centro della cronaca quotidiana e in rapido aumento.  Lo fa intervistando Roberta Bruzzone, criminologa e psicologa forense, autrice, insieme a Emanuele Florindi, del libro: Nella tela del ragno, manuale di autodifesa digitale.

Buongiorno dottoressa,

grazie per questo suo contributo, il manuale rappresenta una vera e propria guida ai rischi della rete, con buone pratiche e indicazioni operative da adottare per navigare in sicurezza e difendersi in caso di aggressioni. Una chiara descrizione delle molteplici articolazioni dell’interazione nel web.  

Nella sua pubblicazione affronta differenti devianze della rete, dal cyberstalking al Revenge Porn, attraverso il Gaming indaga i caratteri misogeni della comunicazione online, Harassment, IAI. Volendo focalizzarsi sul cyberbullismo molte sono le definizioni attribuite al fenomeno. La legge 71 del 29 maggio 2017 lo definisce come una forma di abuso realizzata per via telematica, lei nel suo libro parla di continuum tra mondo fisico e liquido:

  • Possiamo ritenere i due fenomeni, bullismo e cyberbullismo indissolubili?
  • In caso affermativo, secondo lei quali sono le principali ragioni di questo binomio?

BRUZZONE: si, ritengo che ormai separare le due condizioni sia anacronistico, perché ormai tutto ciò che è bullismo è destinato ad essere utilizzato nel mondo online e nel mondo social, quindi a diventare cyberbullismo. Una distinzione oggi diventa difficile trovarla. L’aspetto centrale che ci aiuta a riconoscere quando si tratta di bullismo e cyberbullismo è il concetto di asimmetria, ci deve essere qualcuno che subisce in maniera sistematica molteplici modalità di violenze reiterate, da parte di uno o più soggetti che, in maniera organizzata, lo attaccano quotidianamente. Oggi questo tipo di modalità sono spesso di matrice persecutoria e possono assumere diverse forme. Purtroppo quello che i dati restituiscono, è che la problematica del bullismo e cyberbullismo vede sempre più spesso anche le ragazze protagoniste in maniera negativa, ossia come bulle e cyberbulle.

La legge sul cyber-bullismo è quindi indirizzata ai minori:

  • Ritiene che sia necessario estenderla agli adulti? Penso agli atti di cyber-bullismo diretti contro i professori e penso alla normativa sullo stalking.

BRUZZONE: io non credo che serva, onestamente io ho qualche perplessità sulla normativa introdotta, perché non la ritengo granché efficace. Abbiamo già, nel codice, tutta una serie di reati anche più gravi, come tipologia di capo d’imputazione rispetto al cyberbullismo, che potrebbero essere contestati anche ai minori. Non ha senso quindi estenderlo agli adulti perché ci sono già una serie di reati che ampiamente ricomprendono le condotte di questo genere: la diffamazione aggravata, gli atti persecutori, il revenge porn, non ipotizzerei l’allargamento di questa fattispecie di reato, che non mi sembra abbia rappresentato uno strumento a tutela delle vittime, anche se minori.

Secondo il rapporto ISTAT di giugno 2020, Bullismo e Cyberbullismo colpiscono spesso gli stessi ragazzi: tra quanti hanno riportato di aver subìto ripetutamente azioni offensive online, ben l’88% ha subìto altrettante vessazioni in contesti fisici. La diffusione in rete, come lei ben chiarisce, permette e garantisce la spettacolarizzazione del reato:

  • Ritiene che il gestore del sito internet o del social media debba avere maggiore responsabilità e autonomia nella tempestiva rimozione di contenuti violenti, anche prima della segnalazione di un soggetto abusato?

BRUZZONE: assolutamente si, io infatti proporrei se proprio dobbiamo cambiare la normativa, prevederei un profilo di responsabilità da parte del Provider. Le piattaforme social importanti come youtube, facebook, instagram sono quelle dove di fatto i contenuti vengono poi divulgati e dove si potenzia l’effetto dannoso di questo tipo di condotte nei confronti della vittima. Ritengo quindi che una normativa efficace dovrebbe prevedere anche un profilo di responsabilità da parte di questo tipo di piattaforme laddove non agiscano tempestivamente per cancellare questo tipo di contenuti.

 Secondo i dati presentati nel 2021 da Moige, Movimento Italiano Genitori onlus,  dopo la pandemia, il 17% dei ragazzi tra 6 e 10 anni è iscritto a Tik Tok e Instagram, il 64% tra 11 e 14 anni e il 70% tra i 15 e i 20 anni. Pervasività, persistenza, anonimato, mancanza di empatia e disimpegno morale, sono le caratteristiche principali del cyberbullismo. 

Come da lei descritto nel manuale il cyberbullismo investe maggiormente le ragazze, colpite da commenti a sfondo sessuale, il 12,4% contro il 6,7% dei maschi, mentre il 46% dei maschi ha raccontato di essere stato vittima di bullismo da parte dei compagni.

  • Possiamo quindi ritenere il cyberbullismo un ulteriore strumento pericolosissimo di diffusione e rafforzamento della violenza di genere?

BRUZZONE: sicuramente si, quello che viene definito cyberbullismo ha contenuti diffamatori, persecutori, a volte esplicitamente di molestie sessuali. Il contenitore cyberbullismo è un contenitore che in realtà già ricomprende una serie di condotte sanzionate dal nostro codice, anche nei confronti dei minori, quindi al momento questo valore aggiunto legato all’introduzione di questa particolare norma non lo vedo granché, anzi penso che sarebbe molto più efficace un’imputazione per esempio di atti persecutori piuttosto che per cyberbullismo.

  • Come è possibile disinnescare la mancanza di empatia e il disimpegno morale del: “se l’è cercata,  perché aveva la minigonna e non i jeans, perché ha condiviso inizialmente volontariamente materiali hard“….

BRUZZONE: E’ un problema molto complesso, per arrivare al punto da non avere empatia, non essere in grado di leggere la sofferenza che si crea, significa che dietro c’è un soggetto cresciuto senza sviluppare quel tipo di funzione, che è una funzione fondamentale dell’io e che è chiaramente un elemento che fa la differenza tra un essere umano che funziona ed un essere umano che diventa un predatore, quindi pericoloso. Nell’età adolescenziale se l’empatia non ce l’hai già è un po’ difficile fartela sorgere.

Nel suo manuale sono molti chiari gli identikit dell’aggressore e dei seguaci, gregari complici del bullo:

  • Quali sono le azioni più efficaci da mettere in campo per prevenire il disimpegno morale, l’effetto branco e la violenza?

BRUZZONE: il problema è enorme per contrastare questo fenomeno più che agire sui bulli è necessario agire sugli spettatori, i gregari, i bystanders, come si dice in gergo, quelli che anche, di fatto, con la loro indifferenza sostengono l’operato dei bulli e dei cyberbulli. E’ su di loro che dovremmo lavorare perché su di loro probabilmente ci sono maggiori margini rispetto ai bulli. Molti di questi soggetti non prende posizione, non protegge la vittima perché teme di diventare vittima a sua volta, quindi probabilmente il lavoro da fare molto importante soprattutto nelle famiglie italiane e a scuola, è quello di lavorare sui ragazzi, su quelli che non sono bulli, che non commettono atti di bullismo ma che assistono agli atti di bullismo commessi da altri senza prendere posizione.

Spesso i genitori non riescono a controllare l’accesso ai contenuti e la navigazione dei più piccoli e a responsabilizzare gli adolescenti. Secondo i dati Moige 2021: 6 ragazzi su 10 sono connessi senza controllo, e secondo i dati Telefono Azzurro, il 30% dei genitori italiani ammette di non avere adeguate competenze sulle tematiche online, in particolare su cyberbullismo, incitazione al suicidio, autolesionismo, hate speech e sextortion.  Secondo il 39% dei genitori la scuola dovrebbe essere il punto di riferimento per la formazione digitale, eppure, quasi la metà degli insegnanti (il 46%) non si considera adeguatamente preparato per colmare le lacune informative. 

Nel periodo del confinamento, è stato registrato un incremento del +26% delle richieste di aiutoLe motivazioni sono riferibili: 21,2% attività di cyberbullismo più frequente; 10,1% sexting; 6,5% violazione della privacy, ma anche paura e ansia (+8%), ideazione suicidaria (+29%), atti autolesivi (+27%), disturbi alimentari (+22%) e percezione dell’immagine corporea (+22%). 

Il periodo della pandemia ha determinato anche delle limitazioni all’azione del Garante della privacy, azioni in deroga alle condizioni di protezione della privacy, possiamo dire che il Covid ha determinato una modifica unilaterale delle condizioni della privacy:

  • Quali possono essere i rischi connessi all’indebolimento delle condizioni di protezione della privacy per ragioni istituzionali, governative?

BRUZZONE: Ha conseguenze deleterie, già siamo troppo generosi a condividere informazioni che ci riguardano, con l’abbattimento di certi tipi di barriere e protezioni, devo dire che questo mi preoccupa moltissimo non solo per quanto riguarda i più giovani ma anche per quanto riguarda il mondo degli adulti.

Arriviamo dunque alle azioni da adottare in caso di abuso, indicate nel Cyber Civil Rights Initiative: 

  • documentare il fatto con screenshot; 
  • denunciare alle Forze dell’Ordine; 
  • segnalare il contenuto illecito al gestore del servizio; 
  • bloccare il mittente; 
  • parlare con una persona di fiducia;
  • richiedere assistenza psicologica.

Alcune delle ragioni per cui i ragazzi non denunciano le pratiche subite vanno ricercate nella mancanza di fiducia negli adulti, inclusi gli insegnanti; la paura di ritorsioni e ripercussioni; il senso di colpa, vergogna, stato confusionale che spinge le vittime a sentirsi sbagliate, rendendo difficile capire a chi rivolgersi per chiedere aiuto. Sono quindi molto importanti alcune regole di autodifesa da lei indicate, per i ragazzi:

  • evitare di postare informazioni troppo personali;
  • modificare le impostazioni account; 
  • rimuovere le opzioni di collegamento;
  • verificare le immagini taggate; 
  • disattivare il GPS e WI-FI quando non siano necessari.

Le proposte del network per rafforzare le pratiche di prevenzione e contrasto del fenomeno sono:

  1. garantire un coordinamento multi-disciplinare;
  2. implementare la corretta ed univoca rilevazione dei dati, fondamentale per una piena comprensione del fenomeno e l’individuazione di efficaci strumenti di contrasto oggi ancora assenti; 
  3. inserire il tema della privacy e dell’identità digitale nel piano di offerta formativa, all’interno della materia di educazione civica nelle scuole; 
  4. formare costantemente i genitori e i docenti sul tema;
  5. aumentare l’impegno di spesa sanitaria destinato alla salute mentale, oggi pari solo al 3,5%;
  6. Potenziare gli interventi destinati ai giovani per influenzare il contesto dei pari, favorendo un cambiamento positivo nel Gruppo, tale da ridurre il rinforzo sociale che il bullo si aspetta di ricevere, abbassandone quindi la motivazione a mettere in atto i comportamenti di prevaricazione e favorire la comparsa di comportamenti empatici;
  7. Inserire la responsabilità del provider nella legge contro il cyber-bullismo.

Nella comunità virtuale siamo chiamati ad uno sforzo collettivo per educare i membri, cittadini digitali moralmente responsabili, a mettere al centro della propria azione l’altro. 

Vogliamo ricordare alcune delle vittime di questo fenomeno:

  • 2012 Amanda Todd, Canada
  • 2012 Andrea Spezzacatena, Italia
  • 2013 Carolina Picchio, Italia
  • 2018 Amy Everett, Australia
  • 2021 Antonella Sicomero, Italia

Nella profonda convinzione che dalle azioni del singolo dipenda il destino di tutti.

di R. Bonani

“Quando le parole fanno più male delle botte”, Carolina Picchio, un ricordo.

Nasce il percorso digital audio del network MaMnet, storie di cronaca, interviste e testimonianze sul cyber-bullismo, contenuti di formazione digitale ed educational entertainment, guida all’uso consapevole della rete. 

ASCOLTA IL PODCAST

Cari genitori, cari lettori, 

prosegue l’impegno del network per un’educazione digitale trasversale, destinata a genitori, figli, educatori e utenti più in generale. 

Sono trascorsi 10 anni dalla tragica conclusione della vita di Carolina Picchio. Vogliamo ricordarla ringraziando il padre, Paolo Picchio e l’Avvocato Anna Livia Pennetta, per il loro impegno, che ha portato alla nascita della prima legge europea contro il cyber-bullismo, ringraziamo gli operatori della Fondazione Carolina per l’attenzione sul tema dell’educazione digitale.

Nasce il percorso digital audio del network MaMnet, storie di cronaca, interviste e testimonianze sul cyber-bullismo, contenuti di formazione digitale ed educational entertainment, guida all’uso consapevole della rete. 

Ringraziamo la Fondazione Carolina che ha autorizzato la realizzazione del podcast original MaMnet di Rachele Bonani , “Quando le parole fanno più male delle botte”.

Carolina è la prima vittima di cyber-bullismo nel nostro paese. Grazie all’impegno del padre, Paolo Picchio e dell’Avvocato Anna Livia Pennetta, la legge numero 71, del 29 maggio 2017, è la prima legge italiana ed europea sul fenomeno ed è dedicata a Carolina. 

La prima intervista del network è all’Avvocato Pennetta, che ha creato, insieme a Paolo Picchio, la Fondazione Carolina

Oggi l’organizzazione è impegnata a garantire un intervento continuativo di educazione, sensibilizzazione e formazione della società civile, perché la sicurezza online sia principio e valore condiviso. 

Di portata storica l’iniziativa Genitori in blue Jeanstour educativo ideato da Fondazione Carolina, con il coinvolgimento del big dei social, TikTok. L’iniziativa ha l’obiettivo di supportare educatori e famiglie per accompagnare adeguatamente gli adolescenti nel loro percorso online e garantire un uso consapevole e sicuro della e nella rete. 

NoPainNoGain è il bando lanciato dalla Fondazione per sostenere progetti scolastici di prevenzione della violenza e della discriminazione di genere, online. Una prevenzione partecipata, costruita dagli stessi studenti attorno ad un principio di sicurezza condivisa. Prima all’interno del gruppo classe, poi con le istituzioni e le associazioni locali, quindi per restituire a tutto il territorio quanto sviluppato dai ragazzi. 

Connessioni Delicate è il primo progetto nazionale di salute digitale a tutela dei minori. L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra le Associazioni italiane di pediatria, la Fondazione e Meta. Il percorso conferma la scarsa consapevolezza da parte delle famiglie sulle conseguenze di un uso improprio degli strumenti digitali da parte di neonati, bambini e ragazzi fino a 15 anni ed è volto a migliorarla. 

Ringraziamo quindi per l’impegno tutti gli operatori della Fondazione. Il network continuerà a segnalare tutte le iniziative dell’organizzazione,
stay tuned! 

Scuola, proroga al 4 febbraio della scadenza delle iscrizioni.

Scuola: è stato prorogato al 4 febbraio 2022 il termine per presentare le iscrizioni online tramite il sito del MIUR per l’anno scolastico 2022-2023

Scade alle ore 20 del 4 febbraio il nuovo termine per le iscrizioni scolastiche a.a. 2022/2023, di ogni ordine e grado.

Le iscrizioni devono essere effettuate online sul sito del MIUR.

Per accedere è necessario possedere una delle seguenti identità digitali:

  • SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale)
  • CIE (Carta di identità elettronica)
  • eIDAS (electronic IDentification Authentication and Signature).

E’ necessario dotarsi anche del codice meccanografico della scuola, codice alfanumerico che identifica l’istituto scolastico. Si trova nella homepage dei siti web delle scuole o è ricavabile dal sito SCUOLA IN CHIARO.

Le iscrizioni on line sono obbligatorie per le scuole statali e facoltative per le scuole paritarie; riguardano anche i corsi di istruzione e formazione dei Centri di formazione professionale regionali delle regioni che hanno aderito alla procedura: Calabria, Lazio, Liguria, Lombardia, Piemonte, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria e Veneto.

La nota istituzionale diffusa alle scuole dal MIUR, venerdì 28 gennaio, comunica che la proroga è determinata dal “protrarsi dell’emergenza epidemiologica” e delle connesse difficoltà che possono aver avuto le famiglie nell’effettuare le iscrizioni. Le istituzioni scolastiche, viene specificato, dovranno comunque supportare i genitori, privi di strumentazione informatica, o impossibilitati ad acquisire un’identità digitale.

Affrettatevi sono gli ultimi giorni!

CLICCA QUI PER ISCRIVERTI

La Notte Bianca delle Donne vi aspetta il 30 settembre a Roma

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Care mamme, cari genitori,

Si tiene a Roma presso la Casa Internazionale delle Donne, la Notte Bianca delle Donne, sabato 30 settembre 2017 dalle 17 alle 3 del mattino: concerti, letture, proiezioni, performances, spettacoli teatrali, laboratori adulti e bambini, offerti dalla casa per la città.

E’ un evento gratuito aperto a tutte/tutti da 0 a 99 anni.

La Casa Internazionale delle Donne, ha sede nel complesso monumentale chiamato “Buon Pastore” (fin dal ‘600 adibito a reclusorio femminile), destinato nel 1983 al welfare femminile. A partire dal 1992 è stata riconosciuto organismo preposto a valorizzare la politica delle donne, offrire servizi e consulenze.

La Notte Bianca delle donne offre circa 40 eventi nelle sale interne e negli spazi esterni della Casa, è un laboratorio di partecipazione delle associazioni della casa, una tappa del percorso di apertura alla città, un momento di incontro e condivisione.

La fascia pomeridiana dalle 17,00 alle 20,00 vede alternarsi: laboratori per bambini, panel e seminari, documentari, reading di poesie, lezioni di danza , musica corale e installazioni multimediali.

La fascia serale dalle 20,30 a 00,30 prevede concerti, proiezione cinematografica, letture per bambini, mostre fotografiche, fino alla fascia notturna, chiusura prevista alle ore 03:00 con dj set, concerti e colazione in giardino.

La notte bianca è un’occasione per conoscere la storia della Casa Internazionale delle Donne, da anni impegnata nella lotta per la parità di genere, un laboratorio dove si coniugano l’incontro, le relazioni internazionali, la promozione dei diritti, della cultura, delle politiche, dei “saperi” e delle esperienze prodotte dalle donne e per le donne, che viene frequentata da oltre 30.000 donne l’anno.

Ma la notte bianca è anche occasione per conoscere la città e i suoi servizi, come il Risto-Bistrò L’Una e L’Altra che utilizza solo prodotti biologici e selezionati anche per Vega e Vegetariani.

Rilassarsi, leggere sulle amache, passeggiare, fare domande, cercare risposte, immaginare, conoscere, stare insieme.

Per info: 

segreteria@casainternazionaledelledonne.org

06 68401720

Domani 22 gennaio aprono le iscrizioni per l’anno scolastico 2016/2017

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Care mamme, cari genitori,

Buon 2016 dal network!

Si riparte con informazioni utili sulla scuola. A partire dalle ore 8.00 di domani 22 gennaio 2016, fino alle ore 20:00 del 22 febbraio 2016 sono aperte le iscrizioni alle scuole dell’infanzia e alle scuole di ogni ordine e grado per l’anno scolastico 2016/2017.

A regolare le iscrizioni per:

  • le sezioni delle scuole dell’infanzia;
  • le prime classi delle scuole di ogni ordine e grado;
  • i percorsi di istruzione e formazione professionale erogati dai Centri di formazione professionale accreditati dalle Regioni che hanno aderito al sistema “Iscrizioni on line” e dagli istituti professionali in regime di sussidiarietà integrativa e complementare;
  • le classi terze degli istituti tecnici e professionali;
  • l’ “Enotecnico” degli istituti tecnici del settore tecnologico a indirizzo “Agraria, agroalimentare e agroindustria”, articolazione “Viticoltura ed enologia”

è la circolare del MIUR CM 22 del 21/12/2015.

Le domande di iscrizione possono essere presentate esclusivamente on line, su questo sitoper tutte le classi iniziali della scuola primaria, secondaria di primo grado e secondaria di secondo grado, statali.

Sono escluse dalla modalità telematica le iscrizioni relative:
1. alle scuole dell’infanzia;
2. alle scuole della Valle d’Aosta e delle province di Trento e Bolzano;
3 alle classi terze degli istituti tecnici e professionali;
4. al percorso di specializzazione per “Enotecnico” degli istituti tecnici del settore tecnologico a indirizzo “Agraria, agroalimentare e agroindustria”, articolazione “Viticoltura ed enologia”; 5. ai percorsi di istruzione per gli adulti, ivi compresi quelli attivati presso gli istituti di prevenzione e pena;
6. agli alunni in fase di preadozione. Al fine di garantire adeguata protezione e riservatezza ai minori, l’iscrizione viene effettuata dalla famiglia affidataria direttamente presso l’istituzione scolastica prescelta.

Dalle ore 8:00 del 15 gennaio 2016 è possibile avviare la fase della registrazione sul sito web.


Come si procede all’iscrizione on line?

E’ necessario registrare le proprie generalità, muniti di codice fiscale, documento d’identità e un indirizzo di posta elettronica valido. Si riceve un link al proprio indirizzo mail per confermare la registrazione e inserire una password di accesso.

A questo punto si riceve una seconda mail contenente il codice utente con cui si può accedere al servizio di iscrizioni online e compilare la domanda d’iscrizione vera e propria.

Le famiglie con più figli non devono registrarsi più volte perché basta ottenere un solo codice d’accesso per presentare tutte le iscrizioni di cui si ha bisogno.

Dopo aver effettuato l’accesso al sito è necessario indicare il codice della scuola presso la quale si vuole iscrivere il figlio, il codice può essere fornito dalla segreteria didattica, o ricavato dal sito Scuola in chiaro.

Dopo la scelta dell’istituto, il sistema vi guida nella compilazione della domanda di iscrizione che è opportuno completare fornendo tutti i dati richiesti.

Si può effettuare la compilazione in momenti diversi della giornata, salvando i dati registrati e rientrando nel sito successivamente. Una volta compilate tutte le pagine si invia la richiesta.

Attenzione, l’invio è irreversibile, controllare di aver inserito tutti i dati correttamente prima di effettuare l’operazione finale, riceverete una ricevuta dell’inoltro all’indirizzo di posta elettronica indicato.

E allora buon lavoro a tutti!

Scriveteci all’indirizzo: rachele@mammaiutamamma.it

Sabato 4 ottobre Duebebè vi aspetta, è Swap Party, ovvero, shopping a costo zero!

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Care mamme, cari genitori,

si dice Swap Party e si traduce scambio gratuito, ad organizzarlo, Serena Bacchiarri, mamma all’avanguardia, che vuole portare nella capitale una ventata di Mittle Europa. E allora la cultura del riciclo, dello scambio e del confronto diventa un nuovo più sostenibile stile di vita.

marchio_300dpiE’ a Monteverde, nel negozio biologico di Serena, Duebebè, che ogni primo sabato del mese, è possibile portare vestitini e dedicarsi allo swap.

Nel negozio di abbigliamento biologico per bambini di Monteverde organizzo, ogni primo sabato del mese, un mercatino dello scambio per le clienti. Ormai noto come Swap Party è un modo di introdurre quelle sane abitudini nordeuropee di riciclare, riutilizzare, far economia, ma anche come momento di socializzazione tra mamme del quartiere. Lo organizzo con una piccola merenda da 2 anni e mezzo da quando ho aperto questo negozio e non posso farne a meno perché le clienti mi chiedono di organizzarlo.

Mi portano i loro abitini usati lavati ed in ottimo stato, li valuto indipendentemente dalla marca, consegno loro un buono-valore con cui potranno partecipare/acquistare. Se non troveranno nulla conserveranno i buoni per il mese successivo. A fine stagione gli abitini rimasti verranno donati all’Associazione di volontariato Salvamamme.

Grazie per l’attenzione,

Serena Bacchiarri”

Oltre allo swap party, Duebebè organizza molte altre attività per mamme e famiglie come i corsi di primo soccorso, stay tuned!

Scriveteci alla redazione di mammaiutamamma.it

rachele@mammaiutamamma.it

In coro per la cicogna, domani il concerto a sostegno del reparto di terapia neonatale del FatebeneFratelli

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Care mamme,

domani 14 giugno 2014 alle ore 18.30 nel cortile di Palazzo Braschi, presso il Museo di Roma, la Cicogna frettolosa Onlus presenta il concerto di beneficienza, In coro per la Cicogna, con le voci dell’Ensemble vocale Thesaurus, diretto dal maestro Alberto Galletti e le voci del coro Gospel Centonote, diretto dal maestro Rino Andolfi.

L’iniziativa è organizzata in supporto del reparto di unità intensiva neonatale del FatebeneFratelli, interverranno il neonatologo prof Agostino Rocco e la neonatologa prof.ssa Camilla Gizzi. Al termine del concerto il Vivi Bistrot offrirà un cocktail.

La Cicogna frettolosa onlus nasce dall’esigenza di valorizzare al meglio l’esperienza vissuta da un gruppo di genitori di bimbi prematuri o a termine con patologie, ricoverati ed assistiti nella Unità Operativa Complessa di Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale, dell’Ospedale Fatebenefratelli – Isola Tiberina, si occupa di sostenere i costi di apparecchiature e progetti di assistenza alle famiglie di bambini prematuri.

Dopo aver acquistato un’incubatrice e l’apparecchio per le fotoemissioni acustiche come prossimo obiettivo da realizzare per l’associazione c’è l’acquisto di lampade per la fototerapia.

Vi aspettiamo domani sera!

Stay Tuned

Scarica qui la locandina!

Domenica 30 marzo vi aspettiamo, il primo family brunch di Zumpappà Roma!

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Care mamme, cari genitori

come sapete il network mammaiutamamma sostiene l’iniziativa dell’associazione Melograno Roma, Vicine vicine, noi mamme facciamo parte della rete attivata da questa importante organizzazione della capitale.

Oggi vi proponiamo un invito davvero speciale, il 30 marzo si svolgerà infatti il primo brunch di Zumpappà, a partire dalle ore 12 a da Cocotte Happy Cooking in via Gabrino Fondulo 98/100, aperto a tutti ma soprattutto a chi ha bambini dagli 0 ai 3 anni.

Serena Maniscalco, fondatrice dell’iniziativa così racconta la sua storia e promuove la sua iniziativa.

Sono una mamma vicina vicina alla quale da quando è nata la prima e per adesso unica bimba è cambiata la vita. E’ cambiato tutto ma non la voglia di uscire, stare tra la gente, fare cose e vedere posti nuovi. Come saprete benissimo anche voi con un neonato non è semplice, anzi a volte è più la fatica che altro, così, sognando con un’amica, è nata l’idea di Zumpappà, un modo per organizzare giornate evento family friendly nei locali Roma, per mangiare in compagnia o anche per darsi una sistemata ai capelli o alle mani! Il sostegno trovato al Time for tea.. time for me, del giovedì mattina al Melograno è stato decisivo, e così…

Zumpappà vi aspetta domenica 30 marzo a partire dalle ore 12.00 da Cocotte Happy Cooking in via Gabrino Fondulo 98/100 per il nostro primo family brunch, il brunch aperto a tutti, anche a chi ha bambini da zero a tre anni. Oltre al buffet troverete alzasedia, fasciatoio, cuscini da allattamento, tappeti morbidi e tanti giochi, scaldabiberon, bollitore e anche passato di verdura e formaggio fresco per le boccucce alle prime armi con il cucchiaio.”

Prenotazione obbligatoria fino a esaurimento posti, chiamando il 3395811214 oppure scrivendo a info@zumpappa.it (riceverete email di conferma).

Costo del brunch 20 euro per gli adulti, 8 euro per i bambini, gratuito per i bimbi in svezzamento (passato e formaggio fresco).

di R. Bonani

Un viaggio nell’Italia preistorica con tutta la famiglia: il Centro di Archeologia Sperimentale di Blera

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Care mamme,

anche oggi proseguiamo il nostro viaggio nell’Italia per le famiglie. Il network ci ha permesso infatti di scoprire un paesaggio incontaminato, dove la natura, gli animali, il silenzio predominano e fanno da cornice ad un sorprendente viaggio nel tempo.

Una gita fuoriporta, nel viterbese, con la famiglia, per svelare e imparare le tradizioni della preistoria e le stratificazioni della storia.

 Il Centro di Archeologia Sperimentale Antiquitates, nato nel 1987 grazie alla passione di Angelo Bartoli, animato dall’interesse per storia, tradizioni e ambiente, si trova a Civitella Cesi, Blera (VT). Offre a tutti la possibilità di partecipare attivamente ad una esperienza unica, imparare giocando, osservando e scoprendo costumi e usi dell’antichità.

Il Centro rientra nei progetti del Parco Storico Archeologico Ambientale d’Europa della Provincia di Viterbo ed è stato classificato dalla Comunità Europea come Sito di Importanza Comunitaria per l’alto valore archeologico ed ambientale.

Il Centro organizza per le scuole e le famiglie percorsi archeodidattici come:

Il Percorso preistorico: per conoscere vari aspetti dell’età preistorica;

Il Percorso Villanoviano e Etrusco: il mondo degli Etruschi e dei loro progenitori, i Villanoviani, trova nuova vita attraverso la riproduzione delle tipiche abitazioni della fine dell’età bronzo-inizi età del ferro, attraverso i numerosi laboratori didattici proposti;

Il Percorso Romano: un’immersione nelle tecniche artigianali in uso nell’epoca;

Il Percorso Medievale: architettura, organizzazione territoriale e tradizioni medievali

Il Percorso Olfattivo: in questo sito, è stata rinvenuta un’area industriale organizzata intorno alla produzione dell’olio d’oliva destinata alla realizzazione dei profumi, è possibile così sperimentare i profumi estratti dall’olio d’oliva.

Nel sito vengono organizzati centri estivi per bambini dai 7 ai 12 anni ed è possibile per i ragazzi conoscere la musica della preistoria riproducendo suoni,  musiche e danze, con strumenti del tempo.

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Ripartono al MAXXI le attività del Dipartimento Educazione

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Care mamme,

mamnet riparte con la sua rubrica sulle attività per i bambini  e la famiglia nella capitale e non solo.

Oggi vogliamo presentare le iniziative a Roma del Dipartimento Educazione del MAXXI che riprendono con un denso calendario 2013-2014.

Il Dipartimento, attivo dal 2004 negli spazi della ex Caserma Montello,  in via Guido Reni, propone un approccio interattivo e coinvolgente attraverso la modalità della visita-interazione e del laboratorio per tutti i bambini dai 24 mesi ai 18 anni.

Nelle attività dedicate alle famiglie grandi e piccoli lavorano insieme, condividendo l’esperienza creativa.

Tra le nuove proposte troverete:

Nel MAXXI ho trovato un bosco: per avvicinare i piccolissimi fino a 36 mesi all’arte contemporanea, dal martedì al venerdì alle ore 10;

Baby park: attività pomeridiane per i bambini dai 4 ai 10 anni;

Morbido come…il cemento: l’edicificio è un gigante buono fatto di lunghe gallerie, pareti curve e grandi altezze. Attraverso esercizi corporei e attività performative, i bambini scoprono l’architettura e i suoi materiali, laboratorio per la scuola dell’infanzia, dal martedì al venerdì alle ore 10;

Geometrie della fantasia: Partendo dalle opere della collezione del MAXXI, i bambini scoprono che cos’è un’installazione e come dialoga con lo spazio. Laboratorio d’arte per la scuola primaria, dal martedì al venerdì alle ore 10

E ancora, laboratori d’artista, percorsi tattili per il pubblico non vedente e ipo-vedente, team building, visite guidate, feste di compleanno.

Stay Tuned!

Scarica qui il calendario 2013-2014

Per qualsiasi informazione scriveteci a:

rachele@mammaiutamamma.it o su facebook mammaiutamamma!

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