Sono aperte le iscrizioni online per l’A.A. 2023-2024, fino al 30 gennaio.

Dal 9 fino al 30 gennaio 2023 è possibile compilare l’iscrizione online sul sito del MIUR.

Care mamme, cari genitori,

dal 9 fino al 30 gennaio 2023 sono aperte le iscrizioni per l’Anno Scolastico 2023/2024. 

La procedura deve essere effettuata online, sul sito del Ministero dell’Istruzione e del Merito, qui.

In caso di prima iscrizione, è necessario abilitarsi al sito accedendo con l’identità digitale: SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale), CIE (Carta di identità elettronica), eIDAS (electronic IDentification Authentication and Signature). 

Una volta effettuata l’abilitazione è possibile procedere con l’inserimento dell’iscrizione cliccando sul tab:

e seguendo quindi il percorso guidato. 

Tra le informazioni richieste c’è il codice meccanografico dell’Istituto scelto, che equivale ad un codice alfanumerico di identificazione della scuola. Può essere rintracciato sul sito Scuola in Chiaro.

Potete scaricare qui la guida operativa per la compilazione della domanda. 

Per orientarsi nella scelta del percorso di studi, è possibile anche consultare la Lettera del Ministro e dati statistici di orientamento sui percorsi di studio e le professioni più richieste.

Il servizio è molto semplice e intuitivo, i dati forniti verranno utilizzati anche per l’attivazione del Registro Elettronico, strumento di comunicazione tra Istituto e genitori e per l’invio delle comunicazioni ufficiali della Scuola.

Stay Tuned!

“Quando le parole fanno più male delle botte”, Carolina Picchio, un ricordo.

Nasce il percorso digital audio del network MaMnet, storie di cronaca, interviste e testimonianze sul cyber-bullismo, contenuti di formazione digitale ed educational entertainment, guida all’uso consapevole della rete. 

Cari genitori, cari lettori, 

prosegue l’impegno del network per un’educazione digitale trasversale, destinata a genitori, figli, educatori e utenti più in generale. 

Sono trascorsi 10 anni dalla tragica conclusione della vita di Carolina Picchio. Vogliamo ricordarla ringraziando il padre, Paolo Picchio e l’Avvocato Anna Livia Pennetta, per il loro impegno, che ha portato alla nascita della prima legge europea contro il cyberbullismo, ringraziamo gli operatori della Fondazione Carolina per l’attenzione sul tema dell’educazione digitale.

Nasce il percorso digital del network MaMnet, storie di cronaca, interviste e testimonianze sul cyberbullismo, contenuti di formazione digitale ed educational entertainment, guida all’uso consapevole della rete. 

Ringraziamo la Fondazione Carolina che ha autorizzato la realizzazione del digital audio original MaMnet di Rachele Bonani , Cyberbullipod: primo episodio: “Carolina, quando le parole fanno più male delle botte”, in onda nei prossimi giorni sul canale Edutainment no profit, Licensync.

Carolina è la prima vittima di cyber-bullismo nel nostro paese. Grazie all’impegno del padre, Paolo Picchio e dell’Avvocato Anna Livia Pennetta, la legge numero 71, del 29 maggio 2017, è la prima legge italiana ed europea sul fenomeno ed è dedicata a Carolina. 

La prima intervista del network è all’Avvocato Pennetta, che ha creato, insieme a Paolo Picchio, la Fondazione Carolina

Oggi l’organizzazione è impegnata a garantire un intervento continuativo di educazione, sensibilizzazione e formazione della società civile, perché la sicurezza online sia principio e valore condiviso. 

Di portata storica l’iniziativa Genitori in blue Jeanstour educativo ideato da Fondazione Carolina, con il coinvolgimento del big dei social, TikTok. L’iniziativa ha l’obiettivo di supportare educatori e famiglie per accompagnare adeguatamente gli adolescenti nel loro percorso online e garantire un uso consapevole e sicuro della e nella rete. 

NoPainNoGain è il bando lanciato dalla Fondazione per sostenere progetti scolastici di prevenzione della violenza e della discriminazione di genere, online. Una prevenzione partecipata, costruita dagli stessi studenti attorno ad un principio di sicurezza condivisa. Prima all’interno del gruppo classe, poi con le istituzioni e le associazioni locali, quindi per restituire a tutto il territorio quanto sviluppato dai ragazzi. 

Connessioni Delicate è il primo progetto nazionale di salute digitale a tutela dei minori. L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra le Associazioni italiane di pediatria, la Fondazione e Meta. Il percorso conferma la scarsa consapevolezza da parte delle famiglie sulle conseguenze di un uso improprio degli strumenti digitali da parte di neonati, bambini e ragazzi fino a 15 anni ed è volto a migliorarla. 

Ringraziamo quindi per l’impegno tutti gli operatori della Fondazione. Il network continuerà a segnalare tutte le iniziative dell’organizzazione,
stay tuned! 

La “buona” scuola nell’era digitale

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Care mamme, cari genitori,

il network fa gli auguri a tutte le donne, madri, mogli, amanti, professioniste, disoccupate che devono ancora capire il valore profondo del proprio ruolo all’interno della società.

Oggi parliamo di scuola. Nella classifica di 27 paesi europei, l’Italia si trova subito dopo il Portogallo, in quart’ultima posizione, per tasso di dispersione scolastica, 17,9% nel 2013.

Europa 2020 ha previsto il raggiungimento degli obiettivi di riduzione del 10% della dispersione scolastica e l’aumento del 40% del numero di laureati. Il governo ha risposto con la riforma denominata “La buona scuola”, in 12 punti, nodi gordiani da affrontare per migliorare le condizioni e la qualità dell’insegnamento.

Al primo posto, la docenza, nasce l’organico autonomo che compartecipa all’amministrazione dell’istituto con il dirigente, ma può essere valutato dai genitori, insieme al piano di assunzioni e all’abolizione delle supplenze annuali.

Si passa attraverso la formazione e la carriera per ripensare l’insegnamento scolastico, e arrivare alla disponibilità e trasparenza nella gestione delle risorse.

nel sito dedicato alla riforma, il governo si chiede, cosa manca?

Noi madri e genitori potremmo facilmente rispondere: risorse per la sicurezza degli istituti non a norma di legge, o che contengono amianto, risorse per evitare l’insoddisfazione e gli scioperi di un corpo docente che si sente abbandonato dalle istituzioni e in continua lotta con il dirigente e un serio adattamento del piano di offerta formativa alle reali esigenze di nuove generazioni di nativi digitali.

Noi oggi vogliamo parlare di un futuro che deve essere il nostro presente, che prevede un’educazione tecnologica per i nostri figli. Come osserva Giovanni Reale è necessario “salvare la scuola nell’era digitale”.

Come si può fare?

L’autore sostiene che “la scuola non può e non deve trasformare l’uomo in homo videns, deve aiutare i giovani a recuperare l’uso del linguaggio, integrandolo alle nuove tecnologie. E’ necessario garantire il rispetto per la parola e ripristinare un dialogo di contatti diretti e visivi.

Nel marzo del 2012 Lodoli scriveva in merito all’andamento scolastico degli studenti italiani che “ si scrive male perchè non c’è fiducia nel pensiero, perchè sono saltati i nessi logici, la capacità di legare una riflessione ad un’altra, un aneddoto ad una considerazione, un prima e un poi

Alcune regioni come l’Abruzzo hanno dotato le aule della lavagna interattiva multimediale LIM che adegua l’insegnamento ai progressi tecnologici. In questo modo si vuole salvare i contenuti della cultura della scrittura insieme alla tecnologia, non eliminando la prima in favore della seconda né riducendo la prima a semplice ancella della seconda.

Il network propone ai genitori ed alle scuole, il ciclo di incontri, Webmania 2.0: i ragazzi alla scoperta di internet.

Per saperne di più, scarica qui la scheda progetto

Raccontateci la vostra esperienza scolastica, scrivete a

rachele@mammaiutamamma.it

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