La Notte Bianca delle Donne vi aspetta il 30 settembre a Roma

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Care mamme, cari genitori,

Si tiene a Roma presso la Casa Internazionale delle Donne, la Notte Bianca delle Donne, sabato 30 settembre 2017 dalle 17 alle 3 del mattino: concerti, letture, proiezioni, performances, spettacoli teatrali, laboratori adulti e bambini, offerti dalla casa per la città.

E’ un evento gratuito aperto a tutte/tutti da 0 a 99 anni.

La Casa Internazionale delle Donne, ha sede nel complesso monumentale chiamato “Buon Pastore” (fin dal ‘600 adibito a reclusorio femminile), destinato nel 1983 al welfare femminile. A partire dal 1992 è stata riconosciuto organismo preposto a valorizzare la politica delle donne, offrire servizi e consulenze.

La Notte Bianca delle donne offre circa 40 eventi nelle sale interne e negli spazi esterni della Casa, è un laboratorio di partecipazione delle associazioni della casa, una tappa del percorso di apertura alla città, un momento di incontro e condivisione.

La fascia pomeridiana dalle 17,00 alle 20,00 vede alternarsi: laboratori per bambini, panel e seminari, documentari, reading di poesie, lezioni di danza , musica corale e installazioni multimediali.

La fascia serale dalle 20,30 a 00,30 prevede concerti, proiezione cinematografica, letture per bambini, mostre fotografiche, fino alla fascia notturna, chiusura prevista alle ore 03:00 con dj set, concerti e colazione in giardino.

La notte bianca è un’occasione per conoscere la storia della Casa Internazionale delle Donne, da anni impegnata nella lotta per la parità di genere, un laboratorio dove si coniugano l’incontro, le relazioni internazionali, la promozione dei diritti, della cultura, delle politiche, dei “saperi” e delle esperienze prodotte dalle donne e per le donne, che viene frequentata da oltre 30.000 donne l’anno.

Ma la notte bianca è anche occasione per conoscere la città e i suoi servizi, come il Risto-Bistrò L’Una e L’Altra che utilizza solo prodotti biologici e selezionati anche per Vega e Vegetariani.

Rilassarsi, leggere sulle amache, passeggiare, fare domande, cercare risposte, immaginare, conoscere, stare insieme.

Per info: 

segreteria@casainternazionaledelledonne.org

06 68401720

Il mondo visto da Explora, si gioca a: Andiamo in banca per consumare al supermercato!

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Care mamme,

Oggi parliamo di luoghi ricreativi e educativi per i più piccoli. Sperando che questo articolo possa far riflettere chi gestisce spazi dedicati a bambini e ragazzi.

Appena diventati genitori abbiamo la principale preoccupazione di trovare ambienti adeguati e stimolanti per i nostri figli.  Vivendo a Roma con 3 bambini di 10, 5 e 3 anni ho deciso di trascorrere un pomeriggio da Explora.

Un grande giardino attrezzato sulla flaminia svela bellezze segrete di Roma mentre la struttura su due piani offre stimoli educativi. Ma quali?

Al piano terra un camion dei pompieri ormai consumato, una banca, un orto in plastica e un supermercato! La migliore espressione di una società del consumo su larga scala! Così come e’ impostato il gioco permette solo di scegliere, pesare e passare alla cassa i prodotti già confezionati. La banca è l’essenza di un Dio Denaro che ha superato l’uomo. Non è possibile fare calcoli, non si possono utilizzare computer e strumenti tecnologici perché completamente assenti, salvo tastiere pc non collegate.

Si apprezza lo sforzo di fornire un quadro normativo dei diritti dei bambini attraverso pannelli che sintetizzano in Italiano e inglese la carta Unicef dei diritti dei minori mentre si va al pino superiore. Il I piano è dedicato ai più grandi espone alcuni esempi di materiali, presenta i pesi e le misure e approccia la geografia con un’Italia da ricostruire per regioni. Negli ultimi 5 anni lo spazio e’ rimasto immutato.

Le domande nascono spontanee:

Quale valore vogliamo trasmettere ai più piccoli riproducendo un supermercato? E’ il momento della giornata che odio di più e se potessi ricorrerei solo a produzioni locali e artigianali.

Quale stimolo intellettuale stiamo offrendo in questo spazio incredibile, nel cuore della capitale?

E’ un servizio culturale competitivo in grado di attrarre le famiglie romane e turisti con bambini?

Ma soprattutto qualora garantisse un’elevata affluenza sarebbe capace di soddisfare l’offerta?

Possiamo, senza troppo sforzo, osservare buone pratiche in altre città: A Genova la città dei bambini, spazio analogo ad Explora, divide le aree gioco per età, si può costruire, calcolare, studiare, fare bolle di sapone, provare esperimenti scientifici, osservare formiche e tartarughe vere.

Propongo di ripensare Explora sopprimendo la banca, il supermercato e tutti i giochi in plastica, inserendo ad esempio materiali naturali da toccare, bolle di sapone, un’area per gli esperimenti scientifici del suono, dell’elettricità e un’area per le applicazioni tecnologiche, per i più piccoli, pannelli del mondo con calamite da attaccare nei paesi giusti che rappresentino bandiere, città, animali. Un’area per dipingere e costruire con la plastilina sempre aperta e disponibile per tutti, allestita con opere di grandi maestri per garantire intrattenimento educativo.

Anche voi avete provato questa sensazione?

Scriveteci a rachele@mammaiutamamma.it

di R. Bonani

Popoliamo Insettopia City: per una nuova cultura dell’autismo

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O nuovi e arditi mondi, patria di tali genti! Flatlandia, E.A. Abbott

Gianluca Nicoletti e Natalia Poggi sono gli energetici genitori di Tommy e Filippo. La loro è una famiglia speciale perché ogni giorno è impegnata a sensibilizzare il mondo su una problematica sotterranea e parallela, l’autismo.

Stanno compiendo una rivoluzione culturale con la realizzazione di Insettopia, il primo macro/micro-cosmo a portata di tutti, nel cuore della città di Roma.

Il manifesto della città ideale per ogni figlio autistico e per tutti i genitori e i cittadini che vogliono scoprire una realtà che tocca 1 bambino ogni 200, secondo l’ultima rilevazione dell’Istituto di Ortofonologia.

Si riparte dall’educazione, dalla cultura e dagli spazi sostenibili!

Così scrive Nicoletti, già autore di un brillante racconto di amore e sfida al senso di impotenza, Una notte ho sognato che parlavi

Lavorerò alla realizzazione della mia Insettopia, anche perché so che nella testa di ogni genitore di autistico c’è l’ idea fissa della città ideale per suo figlio. Dove riesca a vivere felice e sicuro, in contatto con chiunque, ma protetto. Vedere ragazzi nel pieno della vita passare le giornate chiusi in casa a guardare il mondo dalla finestra, perché nessuno ha una proposta di vita diversa per loro, credetemi, è veramente sconsolante e uccide da dentro ogni familiare costretto a pensare che così sarà per sempre, o almeno finché potrà occuparsene lui. Del dopo nemmeno si ha voglia di pensare.

Insettopia ora ha un suo primo indirizzo dove abbiamo creato un centro di raccolta per chiunque faccia richiesta di cittadinanza.

E’ una procedura semplicissima e veloce, sarà il primo passo per diventare cittadini e collaborare alla concreta costruzione della città.  Insettopia è il luogo dell’immaginario sognato da chiunque abbia a che fare con ragazzi autistici.

ISCRIVETEVI E DIVENTATE CITTADINI D’ INSETTOPIA

Con il supporto di un comitato scientifico, Insettopia si prefigge lo scopo di creare una nuova cultura dell’autismo e battersi, con media partner qualificati, per fare chiarezza riguardo ogni luogo comune sulla disabilità psichica, ogni informazione superficiale, ogni leggenda e superstizione. Creare perciò le premesse per una fotografia realistica dell’autismo su tutto il territorio nazionale e in futuro vicino anche internazionale.

Usando tecnologie che consentono una scambio tra il fisico e il digitale, Insettopia vuole diventare un mediatore di progetti concreti ed efficaci tra le associazioni di familiari e le istituzioni. Politici e amministratori non potranno più giustificare la loro latitanza, Insettopia rappresenterà un fronte omogeneo.

di R. Bonani

Il 15 dicembre a Roma, Vicine..vicine tra i libri, librerie Arion, Palazzo delle Esposizioni.

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Le librerie Arion, il Melograno Roma Centro Informazione Maternità e Nascita e il network Mammaiutamamma, presentano Vicine… Vicine, tra i libri, sabato 15 dicembre 2012 a partire dalle ore 10.30, nello spazio Arion a Palazzo delle Esposizioni, Via Milano, 15/17.

 Vicine vicine tra i libri è il secondo incontro del percorso creativo nel cuore della foresta urbana romana, dopo Musica tra i libri, e s’inserisce nel programma d’iniziative culturali per la città sostenibile, promosso da Arion e MammAiutaMamma.

L’appuntamento del 15 in particolare è occasione di promozione del progetto Vicine vicine – realizzato dall’associazione Il Melograno Roma anche grazie al contributo dell’Assessorato alle Politiche Sociali e per la Famiglia della Provincia di Roma – che si propone di creare una rete di solidarietà informale di sostegno e di accompagnamento per neo mamme.

L’esperienza è narrata attraverso le testimonianze di alcune Mamme Risorsa, (donne sensibili alle necessità che si hanno nei primi mesi dopo la nascita di un bambino, che mettono a disposizione di un’altra mamma, vicina di casa o di quartiere, un po’ del loro tempo libero)  e neomamme della rete.

Per la durata dell’incontro i bambini -accompagnati da un genitore- potranno partecipare alla visita guidata Sulle Vie della Seta o al laboratorio Per filo e per segno realizzati da Palazzo delle esposizioni.  Il laboratorio ha un costo di 8 euro a bambino, la visita di 12 euro, è necessaria la prenotazione fino ad esaurimento posti 06/70475606.

Arion nei suoi 20 punti vendita sul territorio, a Roma, offre spazi polivalenti di cultura e confronto perché leggere crea indipendenza. Le librerie rivolgono attenzione soprattutto alla qualità dei servizi e alle specializzazioni di settore.

Il Melograno Centro Informazione Maternità e Nascita è un’associazione senza scopo di lucro per una nuova cultura della maternità, della nascita e della prima infanzia, attiva in Italia con numerose sedi.

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