#NOIN-DIFFERENCEJUSTDIFFERENT, 2 aprile 2015, I nostri figli sono opere d’arte, Fondazione Maxxi, Insettopia

2 aprile 2015, Insettopia, I nostri figli sono opere d’arte, Fondazione MAXXI, via Guido Reni, 4 Roma


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FOD


Care mamme, cari genitori, cari cittadini di Insettopia,

vi aspettiamo oggi, 2 aprile 2015, alla Fondazione MAXXI, Via Guido Reni, 4, Roma, in occasione della Giornata Mondiale della Consapevolezza sull’Autismopromossa dall’Onu. I nostri figli animeranno il Museo Nazionale delle Arti del XXI Secolo, per realizzare la prima opera d’arte di Insettopia, il luogo dell’immaginario, la nostra città ovunque ci siano domande senza risposta di chi desideri un’esistenza felice.

Saranno molte le attività che a partire dalle ore 17.30 coinvolgeranno grandi e piccoli, famiglie, madri, e padri in un’installazione itinerante.

I genitori potranno conoscersi e confrontarsi, dialogando con le istituzioni nel BARCAMP che si svolge a partire dalle 18 nella Sala Auditorium, insieme a Gianluca Nicoletti, mentre i figli comporranno nella parete della HALL un quadro con colori ad acqua e nel cortile esterno ci si potrà divertire con lo sport e il teatro: calcetto con ASD Fiorida Portuense, kung-fu con Wingtzun Kung Fu Giuncarossa, atletica e schiatzu insieme alla performance dei Dynamis Teatro.

Quella di oggi è una CALL TO ACTION per le famiglie, a tutti coloro che continuano a credere, come il network, che la DIVERSITA’ sia il PRIMO VALORE da difendere, con il RISPETTO per ogni forma di vita,

NO-INDIFFERENCE JUST DIFFERENT

Popoliamo Insettopia

Stay Tuned!

Comunicato Stampa MAXXI_2aprile_GiornataAutismo

rachele@mammaiutamamma.it

Decluttering: ovvero liberarsi dagli ingombri per essere più creativi con i propri figli

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Care mamme, cari genitori,

Si dice decluttering, si traduce liberare dagli ingombri o decrescita domestica, può migliorare molto la qualità della vita e della salute e insegna a riconoscere i nostri veri bisogni.

Gli anglosassoni confermano che nella nostra quotidianità adoperiamo solo il 20% di tutto ciò che accumuliamo. E allora potete sbizzarrirvi in rete districandovi tra molti consigli utili per liberarsi del superfluo non solo tra le mura domestiche, ma anche in tutti i campi della vita.

Dal decluttering dell’armadio, proposto dal progetto 333, che implica un guardaroba di 333 abiti con solo 33 capi selezionati utilizzati in un mese e da Ophra Winfrey con il suo metodo che prevede di appendere tutti gli abiti nell’armadio al contrario, quando se ne utilizza uno lo si riappende nel verso giusto. Dopo 6 mesi, senza sforzo, si avrà una chiara idea dei capi indossati, solo quelli appesi correttamente.

Al decluttering dell’agenda e degli spazi professionali attraverso la redazione di liste e la pulizia dei nostri devices.  Più spazio e più ordine favoriscono creatività e riorganizzazione delle idee e permettono l’acquisizione di quello che il guru David Allen ha definito: Get Things Done System (GTD).

Il concetto fondamentale del GTD è basato sulla necessità che ha una persona di sgombrare le cose da fare dalla propria mente e di registrarle ed organizzarle da qualche parte. Il metodo consiste nel liberare la mente dal lavoro di ricordare ogni cosa che deve essere fatta per concentrarsi pienamente sull’ eseguire questi compiti.

Quello che vogliamo sottolineare oggi è l’importanza degli spazi per i bambini e quindi di un’azione efficace di decluttering, insieme a loro, della loro cameretta e dei luoghi a loro dedicati.

Nella sua opera più importante, Il metodo della pedagogia scientifica applicato all’educazione infantile nella Casa dei Bambini, Maria Montessori definisce l’ “ambiente” come tutto l’insieme delle cose che il bambino può liberamente scegliere in esso e usare tanto quanto desidera, in corrispondenza delle sue tendenze e dei suoi bisogni di attività. I genitori non devono fare altro che aiutarlo in principio ad orientarsi tra cose diverse e ad apprenderne l’uso preciso, ciò lo inizia alla vita ordinata e attiva nell’ambiente; ma poi lo lascia libero nella scelta e nell’esecuzione del lavoro. Nell’ambiente c’è un potere educativo diffuso tutto intorno e le persone, i bambini e i genitori vengono a farne parte.

Dunque il primo buon motivo per riorganizzare gli spazi dei nostri figli è quello di aumentare il potere educativo dell’ambiente che li circonda. Non solo, secondo Raffaella Caso, una mamma (quasi) green, sono 5 i  buoni motivi per avere pochi giochi: più creativtà, più qualità, più ordine, più amore per la natura e più soldi! E allora al via con una selezione ragionata e condivisa dei giochi nella cameretta!

Come sapete il network ama proporre tutte le visioni e allora dal Minnesota e dall’Illinois arrivano le ricerche che dimostrano, invece, come le persone immerse nel caos trovino le idee migliori. Sono la Carlson School of Management che dimostra come il disordine favorisca le idee più rivoluzionarie e utili e la Northwestern University, dove si conferma la stretta relazione tra la capacità di disegnare immagini spettacolari e il disordine.

Il network promuove stili di vita sostenibili e funzionali a conciliare professione, genitorialità e creatività, dunque buon decluttering a tutti!

 E voi come vi sentite disordinati o organizzati?

Avete mai fatto decluttering con i vostri figli?

Non sapete da dove partire?

Scriveteci a rachele@mammaiutamamma.it 

Stay Tuned!

di R. Bonani

Dislessia: il ruolo dei genitori, l’amore per la lettura e l’aiuto nell’apprendimento

Cari genitori

oggi la mamma del network, Sarah Di Vincenzo, laureata in Logopedia all’Università di Roma Tor Vergata, che lavora presso l’IRCCS Fondazione Santa Lucia di Roma, dove si occupa di disturbi acquisiti del linguaggio, ci da alcuni preziosi consigli per migliorare l’autostima e aiutare i nostri figli.

Di Sarah di Vincenzo

Un numero significativo di bambini italiani soffre di disturbo di lettura. Stime recenti calcolano che in media, in ogni classe di 20 bambini, vi sia almeno un bambino affetto da dislessia (circa il 4% della popolazione). La scarsa informazione verso questo disturbo porta, talvolta, a considerare pigri, svogliati o poco interessati i bambini che ne soffrono.

La difficoltà di lettura compromette non solo le capacità di apprendimento e il rendimento scolastico, ma può influire in modo negativo sull’autostima e sul conseguente sviluppo psico-emotivo dei bambini che ne soffrono.

Come è possibile aiutare il bambino con disturbo di lettura a migliorare il rendimento scolastico e ad alleviare lo stress ad esso relativo? La figura del genitore acquista, in quest’ottica, un ruolo attivo determinante, oltre ad essere di fondamentale incoraggiamento e di importante sostegno può, attraverso la messa in opera di opportune strategie, diminuire la fatica e la frustrazione legate al momento dei compiti.

Un importante punto di partenza, oltre che di riflessione, è dato dalla necessità di favorire l’interesse e l’amore per la lettura in tutti i bambini e, in special modo, dei bambini dislessici. L’interesse verso il materiale scritto si impara sin da piccoli.

Un amore precoce per i libri può trasformarsi più facilmente in piacere della lettura; iniziare questo percorso già nei primi anni di vita significa aiutare il bambino a maturare un interesse più profondo per l’apprendimento e a trovare, progressivamente, un senso agli obiettivi perseguiti attraverso lo studio.

Dedicare alcuni momenti a leggere insieme fiabe e racconti, fornisce al bambino l’opportunità di godere del piacere della lettura, senza la richiesta di alcuno sforzo, contribuendo a fargli scoprire il libro in un’ottica diversa, più emotiva e affettiva. La lettura diviene, così, un momento di svago e una sana consuetudine familiare, che consente al bambino di non associare il materiale scritto, solo ed esclusivamente, alla sfera dei doveri scolastici.

Per avvicinare il bambino alla lettura è consigliabile non imporre libri scelti da noi. E’ importante lasciargli la possibilità di decidere autonomamente. Avete mai provato, ad esempio, a trascorrere un po’ di tempo insieme in libreria? I bambini, lasciati a curiosare nell’area a loro dedicata, saranno certamente attratti da qualcosa di loro interesse e troveranno pane per i loro denti.

I libri, inoltre, a casa come a scuola, devono essere accessibili. I bambini devono poterli prendere in mano, toccare, sfogliare e leggere. Per questo non è consigliabile sistemarli in luoghi per loro irraggiungibili. Se il bambino si mostra affezionato a un libro in particolare sarà utile rileggerlo più volte insieme, conoscendo già l’argomento trattato, il bambino, infatti, sarà  in grado di anticiparne parte dei contenuti. La lettura insieme deve essere un processo di facilitazione attivo, commentando e anticipando i contenuti, riscontrando esperienze reali, fornisce, un fondamentale stimolo allo sviluppo della fantasia e dell’intelligenza del bambino. 

Il momento dei compiti rappresenta un momento delicato e faticoso per i bambini con disturbo di lettura. I bambini e i ragazzi dislessici, poiché hanno bisogno di più tempo ed energie per lo svolgimento dei compiti a casa, necessitano di una metodologia di studio che li sostenga e li aiuti attraverso un approccio al testo quanto più consapevole e strategico.

E’ molto importante, invece, trasferire loro l’idea che lo scopo della lettura è principalmente la comprensione di ciò che si legge. In tal senso, sarà utile, prima di iniziare a leggere, chiedere al bambino di prestare particolare attenzione al titolo, ai sottotitoli del testo da imparare, di fare delle anticipazioni e delle inferenze sui suoi contenuti, di individuare le parole scritte in neretto e/o corsivo e di utilizzare le immagini per farsi un’idea sul contenuto.

Assicuratevi che vostro figlio conosca il significato delle parole incontrate nel testo e, in caso contrario, aiutatelo a trovarne il significato sia insegnandogli a estrapolarlo dal contesto della frase sia, ove necessario, a utilizzare il dizionario, per i bambini di scuola elementare si raccomanda l’uso di un dizionario adattato all’età.

L’uso degli schemi rappresenta un importante aiuto all’apprendimento del testo. Gli schemi, in maniera sintetica e con minore sforzo, rendono possibile fissare meglio gli argomenti trattati a scuola. Nella schematizzazione l’uso di colori diversi per sottolineare differenti concetti fa da ancoraggio visivo e contribuisce alla memorizzazione.

L’aiuto dei genitori è fondamentale. Essi, però, non devono né sostituirsi ai bambini, né lasciargli un eccessivo grado di autonomia nello studio. Valutate la possibilità di affiancare ai vostri figli per i compiti una persona esterna, che sappia intervenire nella giusta maniera, sollevando il bambino, con opportune strategie, dalla eccessiva fatica del compito.

Ricordate anche che tra gli strumenti compensativi più efficaci e flessibili per le difficoltà di lettura c’è il computer. Il PC, facilitando il compito (ad esempio, attraverso l’uso di programmi di videoscrittura che prevedono il correttore ortografico e/o con sintesi vocale, oppure attraverso l’uso di software didattici e di libri digitali, oltre che di software rieducativi specifici), contribuisce a dare allo studente una maggiore autonomia e sicurezza nello studio.

Ma soprattutto, incoraggiate sempre molto i vostri ragazzi e rallegratevi con loro anche dei piccoli progressi ottenuti! Le affermazioni positive, non solo in campo scolastico, ma anche in altre attività ricreative (sport, musica, ad esempio) fanno sentire bravo il bambino infondendogli una maggiore fiducia circa le proprie capacità. Non dimenticate, inoltre, l’importanza di trascorrere insieme del tempo libero giocando. Con i più piccoli, ad esempio, potrete sbizzarrirvi nella creazione di filastrocche, con giochi di rima e di assonanze. Con i bambini più grandi potete giocare insieme a scacchi, a memory, o a giochi di carte, tutte attività che contribuiscono, attraverso il gioco, a sviluppare la concentrazione, le abilità strategiche, di memoria e di manualità!

Gandhi

Stay Tuned!

Sono aperte le iscrizioni al centro estivo musicale Teatro è Natura

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Il senso dell’utopia, un giorno, verrà riconosciuto tra i sensi umani alla pari con la vista, l’udito, l’odorato e il tatto. In attesa di quel giorno tocca alle favole mantenerlo vivo. G.R.

Nell’incantevole cornice di Villa Doria Pamphili, a Roma, Municipio XII (ex Mun. XVI), il Teatro Verde   propone, durante il periodo estivo, un creativo calendario per i bambini e ragazzi dai 6 ai 13 anni.

Sono aperte le iscrizioni ai centri estivi teatrali, musicali e espressivi TEATRO E’ NATURA 2013, promossi dal Teatro Verde  in collaborazione con Il Flauto Magico ViviBistrot

Il tema di quest’anno è SEMPRE VERDI, dedicato a Giuseppe Verdi e alle opere liriche … per giocare con la musica, con le storie e stare all’aria aperta tra mille avventure.

PER INFO: Teatro Verde 06.5816816 , teatroverde@tin.it  

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