#iostoconipasseggini, scade domani alle 15 il termine per partecipare al ricorso collettivo

io-sto-con-i-passeggini-300x212

Care mamme, cari genitori,

oggi vogliamo dar voce anche noi alle famiglie che si battono contro gli aumenti delle tariffe degli asili nido di Roma.

#iostoconipasseggini è l’hashtag lanciato dall’ex assessore alla Famiglia della giunta Alemanno, Gianluigi de Palo, catalizzatore dell’iniziativa che ha visto scendere in piazza del Campidoglio, sabato 4 ottobre, oltre 1000 famiglie.

La determinazione di Gianluigi ha generato la solidarietà delle famiglie più abbienti, pronte a sostenere chi non può permettersi la retta per il terzo figlio, ma soprattutto ha portato al ricorso collettivo al TAR del Lazio.

L’udienza per la sospensiva degli aumenti delle tariffe degli asili nido di Roma è stata fissata dal TARil 22 ottobre 2014, da qui, la necessità di accelerare i tempi per coloro che vogliono intervenire nel giudizio.  L’ultimo giorno utile sarà giovedì 9 ottobre 2014 fino alle ore 15.


Per ulteriori informazioni potete chiamare lo 06/671072494- 72461

La sentenza arriverà alla fine di ottobre.

#ilnetworkstaconipasseggini perchè crede che le istituzioni non debbano cambiare le regole in corsa scoraggiando ogni istinto alla genitorialità, ma debbano essere al fianco delle famiglie, promotrici di un equo sistema di welfare.

Stay tuned!

di R. Bonani

 

 

Roma, dal 12 marzo al 12 aprile 2013 sono aperte le iscrizione agli asili nido comunali

ASILO

Dal 12 marzo al 12 aprile 2013 è possibile compilare, inviare e accettare on line l’iscrizione per gli asili nido comunali, 2013/2014.

Bisogna essere in possesso di un identificativo utente e di una password valida attraverso la richiesta sulla pagina di Identificazione al portale. Il processo di identificazione al Portale è subordinato all’invio della documentazione richiesta per la verifica dei dati personali inseriti on line e si completa entro tre giorni dalla ricezione dei documenti.

E’ possibile rivolgersi al CAAF per l’assistenza alla compilazione in rete.

Potete scaricare il modulo d’ iscrizione 2013_2014 qui

Nel caso in cui si preferisca presentare manualmente la domanda occorre recarsi presso gli Uffici Nido dei Municipi, ma le domande possono essere presentate presso un solo Municipio da scegliere tra il Municipio di residenza del nucleo familiare, il Municipio dove lavora almeno uno dei genitori, il Municipio di residenza dei nonni, il Municipio di residenza del genitore con il quale il minore non risiede.

È possibile richiedere l’iscrizione, oltre che ai nidi comunali, anche ai nidi comunali gestiti da privati in concessione, alle strutture educative private accreditate e convenzionate con Roma Capitale e agli Spazi Be.Bi., servizi cui possono accedere i bambini che hanno un’età compresa tra i 18 e i 36 mesi e presso i quali è prevista una permanenza giornaliera di 5 ore che non contempla la consumazione del pasto.

All’atto di presentazione della domanda d’iscrizione per il nido sarà possibile esprimere l’opzione per la frequenza alla Sezione Ponte della scuola dell’infanzia. Nella domanda possono essere indicati, in ordine decrescente di preferenza, massimo sei nidi tra quelli presenti nel Municipio prescelto.

Per la frequenza al nido la quota contributiva richiesta varia a seconda del valore dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente del nucleo familiare (ISEE) e della fascia oraria prescelta per la fruizione del servizio.

Decorso il termine di presentazione delle domande di iscrizione, ogni Municipio formulerà una prima graduatoria provvisoria per l’assegnazione dei posti disponibili. Nel termine di dieci giorni sarà possibile presentare ricorso avverso tale graduatoria, che verrà esaminato entro i successivi dieci giorni.

Le graduatorie definitive saranno pubblicate il 6 giugno nelle diverse sedi e sui siti internet municipali, da tale data, e fino al 18 giugno, a pena di esclusione dalla graduatoria stessa, l’utente è tenuto ad accettare formalmente il posto assegnato, con contestuale consegna di copia della ricevuta di versamento della prima quota contributiva.

Nel mese di ottobre è previsto anche un bando aggiuntivo, volto ad offrire agli utenti rimasti in lista d’attesa a seguito di partecipazione al bando principale gli eventuali posti ancora disponibili presso le strutture prive di lista d’attesa e non indicate in sede di domanda.

È possibile, previo accordo con il Funzionario dei Servizi Educativi, visitare le strutture educative prescelte e avere tutte le informazioni relative al funzionamento e alle modalità d’inserimento. L’opuscolo informativo e i moduli necessari per l’iscrizione possono essere  ritirati anche presso i Municipi.

 ELENCO STRUTTURE

Lavorare e non solo con i figli..

LAV_FIGMammaiutamamma vi augura buon anno!

Continua ad interrogarsi con voi su come conciliare maternità e lavoro. Il nostro obiettivo è raccogliere i vostri punti di vista e la vostra esperienza su questo tema. Quali sono le soluzioni migliori per crescere i propri figli senza rinunciare ad educarli e senza perdere la loro crescita per lavorare?

Come dice il presidente dell’Uruguay, Josè Mujica, il primo ambiente da preservare quando si parla di sviluppo sostenibile, è la felicità umana. Non possiamo vivere nel senso di colpa di non essere riuscite ad adempiere bene nessun compito, lavoro/carriera, genitore/educazione.

Non è sempre facile quando i bambini sono piccoli e facilmente soggetti a malattie, quando sono più d’uno. Il mio pensiero laterale suggerisce: la quotidianità prima di tutto è capacità di adattamento e per costruire la felicità di cui si parla bisogna essere..flessibili..

..ai nuovi tempi e contratti di lavoro, alle nuove condizioni di welfare, alle nuove dimensioni della comunicazione, ai nuovi modelli di educazione e consumo, alle nuove malattie e ai nuovi rimedi pediatrici.

Bisogna essere sempre pronte a camuffare una macchia dell’ultimo secondo sull’abito, rigurgitino flash per eccessivo sballottamento, a cambiare programma dopo averlo stabilito un mese prima, a dimenticarsi un quaderno fondamentale per vostro figlio sulla scrivania o il grembiule pulito nell’armadio.

Bisogna essere pronte al multi-tasking, avere l’orecchio bidirezionale, da una parte segue impulsi provenienti dal lavoro, dall’altra segue i passi e qualsiasi rumore prodotto dai piccoli. I più piccoli tentano azioni d’incursione quando sei concentrata sul computer, su un testo o durante una telefonata, aggrappandosi alle gambe e cominciando gradualmente ad alzare il tono di voce per farsi notare, abbracciare, coccolare.

E’ necessario separare i tempi e i campi della vita nettamente? Come sfuggono questi confini nello stress quotidiano.. Eppure si, bisogna avere la capacità di fermarsi anche quando le risposte richieste sono sempre più rapide. Spegnere la tecnologia e dedicarsi con creatività ai figli. Dopo aver approfittato della scuola e dei riposini per concentrarsi totalmente, bisogna essere pronte a dedicarsi a loro…

La mia vita professionale non è mai stata indeterminata o inserita in un percorso stabile. Dopo la laurea ho intrapreso la carriera del precario, per poi scegliere la libera professione e la partita iva come strumento di emancipazione e crescita professionale.

La formula indipendente di consulente mi ha permesso di gestire tempi del lavoro e  gravidanze-maternità, senza copertura aziendale di nessun tipo. Dopo la nascita di ognuno dei miei tre figli ho richiesto l’assegno di maternità che viene corrisposto, se la domanda è correttamente compilata, una sola volta dall’Inps. Si può fare tutto on-line con assegnazione del pin dispositivo. Per i lavoratori dipendenti e non, esistono congedi di maternità e paternità, irrisori rispetto alle necessità della neo-famiglie.

Abbiamo chiesto alle mamme del nostro network che vivono all’estero di trasmetterci la loro esperienza. A Stoccolma, in Svezia, per i primi 3 anni di ogni figlio, anche di famiglie immigrate, il governo riconosce un contributo mensile, approfondiremo la tematica.

E’ necessario riconoscere la maternità come lavoro. Crescere i nostri figli equivale a distribuire ricchezza in consumi e capitale intellettuale, oltre che garantire l’educazione dei futuri cittadini del mondo, è un mestiere in sé e per sé.

In questa direzione lo Stato dovrebbe costituire un fondo per la maternità che riconosca alle famiglie un contributo per ciascun figlio almeno per il primo triennio di vita, fino all’inserimento del bambino alla scuola materna. Gli asili nido sono scarsi e quelli privati, molto costosi.

Le nostre proposte per una vita familiare sostenibile:

  • la diffusione di asili nido aziendali;
  •  la costituzione del fondo per la maternità per i primi 3 anni di vita del bambino;
  • corrispondenza orario lavoro in ufficio con orario scolastico, de-localizzazione lavoro attraverso l’uso delle tecnologie;
  • aumento di servizi competitivi per bambini e famiglie in orari extra-scolastici, incentivi per l’apertura di spazi ludico-didattico-ricreativi per i bambini nei quartieri di residenza, gestiti da onlus/cooperative specializzate o madri che garantiscano assistenza alle famiglie;
  • aumento degli sgravi fiscali per le famiglie più numerose con la possibilità di scaricare spese vive correnti;
  • abbattimento delle barriere architettoniche per le famiglie nelle metropoli, es. Roma.

Inviaci la tua testimonianza e la tua idea, scrivici a rachele@mammaiutamamma.it

di R. Bonani

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: