Il 15 dicembre a Roma, Vicine..vicine tra i libri, librerie Arion, Palazzo delle Esposizioni.

Invito Vicine Vicine tra i libri-1

Le librerie Arion, il Melograno Roma Centro Informazione Maternità e Nascita e il network Mammaiutamamma, presentano Vicine… Vicine, tra i libri, sabato 15 dicembre 2012 a partire dalle ore 10.30, nello spazio Arion a Palazzo delle Esposizioni, Via Milano, 15/17.

 Vicine vicine tra i libri è il secondo incontro del percorso creativo nel cuore della foresta urbana romana, dopo Musica tra i libri, e s’inserisce nel programma d’iniziative culturali per la città sostenibile, promosso da Arion e MammAiutaMamma.

L’appuntamento del 15 in particolare è occasione di promozione del progetto Vicine vicine – realizzato dall’associazione Il Melograno Roma anche grazie al contributo dell’Assessorato alle Politiche Sociali e per la Famiglia della Provincia di Roma – che si propone di creare una rete di solidarietà informale di sostegno e di accompagnamento per neo mamme.

L’esperienza è narrata attraverso le testimonianze di alcune Mamme Risorsa, (donne sensibili alle necessità che si hanno nei primi mesi dopo la nascita di un bambino, che mettono a disposizione di un’altra mamma, vicina di casa o di quartiere, un po’ del loro tempo libero)  e neomamme della rete.

Per la durata dell’incontro i bambini -accompagnati da un genitore- potranno partecipare alla visita guidata Sulle Vie della Seta o al laboratorio Per filo e per segno realizzati da Palazzo delle esposizioni.  Il laboratorio ha un costo di 8 euro a bambino, la visita di 12 euro, è necessaria la prenotazione fino ad esaurimento posti 06/70475606.

Arion nei suoi 20 punti vendita sul territorio, a Roma, offre spazi polivalenti di cultura e confronto perché leggere crea indipendenza. Le librerie rivolgono attenzione soprattutto alla qualità dei servizi e alle specializzazioni di settore.

Il Melograno Centro Informazione Maternità e Nascita è un’associazione senza scopo di lucro per una nuova cultura della maternità, della nascita e della prima infanzia, attiva in Italia con numerose sedi.

Vicine Vicine la rete di supporto per neo-mamme riparte a Roma

Così vicine, così lontane. Da qui è nata l’idea del progetto Vicine…Vicine, appena partito e promosso dall’Associazione Il Melograno Centro Informazione Maternità e Nascita con il finanziamento dell’Assessorato alle Politiche Sociali e per la Famiglia della Provincia di Roma e il patrocinio del Municipio Roma IX.

Un’iniziativa che si propone di realizzare una rete di solidarietà informale per le neo mamme, che, anche essendo vicine di casa, spesso non si conoscono.

In una grande città come Roma la nascita di un figlio può essere vissuta in uno stato di isolamento e solitudine che esaspera le naturali difficoltà iniziali e rende più vulnerabili i genitori. – ha dichiarato Raffaella Scalisi dell’Associazione Melograno –  Le neo-mamme possono aver bisogno di un sostegno o anche semplicemente di qualche consiglio dopo la nascita del bambino. Una funzione protettiva e di accompagnamento da sempre svolta dalla famiglia allargata, anche grazie a quei legami empatici che spontaneamente si creano tra donne che hanno vissuto la stessa esperienza. Dove il semplice parlare e il condividere saperi e pratiche di cura diventa  l’aiuto più prezioso.

Per questo Il Melograno ha avviato una campagna di “reclutamento” di mamme risorsa: persone sensibili alle necessità che si possono avere nei primi mesi dopo la nascita di un bambino, che abbiano voglia di condividere la propria esperienza e mettere a disposizione di un’altra mamma – vicina di casa o di quartiere – un po’ del loro tempo libero.

L’aiuto potrà concretizzarsi in varie forme: dal sostegno all’allattamento all’offerta di aiuto pratico, piccole commissioni come fare la spesa; dall’ascolto e sostegno nei momenti di difficoltà, all’eventuale accudimento del bimbo per consentire alla mamma brevi momenti di riposo; dalla condivisione di  informazioni e conoscenze rispetto alle risorse e ai servizi presenti nel quartiere nell’area materno-infantile, alla promozione di momenti e occasioni di socializzazione. Diventare una mamma risorsa è semplice: basta contattare l’Associazione Il Melograno, che dopo un colloquio inserirà la disponibilità in un’apposita banca-dati.

L’associazione incrocerà l’offerta con la domanda, mettendo in contatto le famiglie che lo richiederanno con la mamma risorsa più vicina.

Chi vuole può contattare l’associazione inviando una mail a info@melogranoroma.it

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Disattenzione e iperattività, quali sono le sfide del futuro?

Il DSM  Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders, Manuale Diagnostico e Statistico dei disturbi mentali, è considerato la bibbia delle malattie neurologiche. La V edizione ha già dato il via a molte polemiche, dopo esser stata anticipata on line, per ricevere i contributi della rete, dsm5.org. La pubblicazione è prevista per maggio 2013.

 Il timore è che il DSM 5 abbassi eccessivamente la soglia diagnostica per le patologie già esistenti. Sintomi più lievi e di minor durata. Basta cambiare un numero, portare da 7 a 12 l’età d’insorgenza di un episodio di iperattività per far scattare la diagnosi di Attention Deficit and Hiperactivity Disorder e quindi trasformare milioni di bambini vivaci in pazienti da curare con stimolanti. Negli ultimi mesi gli scienziati hanno cominciato a suggerire che il nostro mondo digitalizzato può alimentare forme di malattia mentale. A Stanford, il dottor Aboujaoude, studia come alcune identità digitali sviluppino alter ego patologici, tipico dei casi di disordine da personalità multipla, citati nel Dsm.

Silvana Condemi è un’esperta psicomotricista, fa parte del MAM network e riflette con noi sulle problematiche e le polemiche legate al nuovo DSM 5.

“Lavoro con i bambini in base alla diagnosi e alle loro esigenze ed emergenze evolutive, a scuola e in studio. Si parla molto di come sia cresciuto il numero di bambini e adolescenti colpiti da iperattività ma, nella mia esperienza, iperattivi puri ne ho visti non troppi. La manifestazione di disagio è spesso legata ad altri tipi di sofferenza, neurologica o neuropsicologica. I casi di bambini con instabilità psicomotoria pura, da me trattati, hanno rivelato che la sofferenza era dovuta a particolari condizioni familiari. Il lavoro è stato oltre che terapeutico con il bambino, di presa in carico anche degli stili educativi della famiglia (in questo caso la collaborazione attiva e attenta dei genitori deve essere forte). Uno solo di questi bambini assumeva un farmaco prescritto in tenera età dal pediatra. In quest’ultimo caso è stato molto faticoso convincere i genitori a non farne più uso!!!!!

Credo che il rischio che si sta correndo in questi ultimi decenni è di etichettare questa sindrome – Attention Deficit and Hiperactivity Disorder– senza inserirla nell’organizzazione generale, psicofisica e sociale, del bambino stesso. Si rischia così di trascurare una seria presa in carico dell’essere umano e di limitarsi a far rientrare la cura in un trattamento da protocollo standard che dovrebbe soddisfare qualunque situazione. Purtroppo spesso il ricevere questa diagnosi fa entrare il bambino e la famiglia in un protocollo medico (con assunzione di farmaci) che non risolve alla base il problema, sposta l’attenzione e il livello di cura e fa sentire il minore ancora più solo, rispetto a qualcosa che lui stesso spesso vive con grande disagio. L’aiuto dei farmaci può essere a volte necessario e rare volte indispensabile, ma il discorso iperattività richiede una presa in carico ampia che prenda in considerazione la globalità del bambino e la molteplicità degli interventi.”

Grazie Silvana

Scriveteci, raccontateci la vostra esperienza, condividete con il network le vostre difficoltà….rachele@mammaiutamamma.it

Roma per le mamme: SWAP PARTY, SHOPPING A COSTO ZERO

Che cos’è uno swap party? E’ l’ultima tendenza in fatto di shopping sostenibile: swapping, infatti, vuol dire scambiare, barattare.

Swap party è un’originale iniziativa ideata da Serena e Vanessa, mamme di due bambini di 3 anni, titolari del negozio Duebebè, per rendere Roma una metropoli a portata di mamma e bambino.

Ogni primo sabato del mese a partire da oggi 6 ottobre 2012, dalle 16.00 alle 19.30 nel negozio per bambini Duebebè a Monteverde, C.ne Gianicolense 252A potrai scambiare a costo zero i tuoi abiti con altri capi e se non dovessi trovare nulla di tuo gradimento potrai utilizzare i tuoi buoni-scambio per il prossimo Swap Party.

Come funziona? Porta al negozio Duebebè max 5 capi di abbigliamento in ottimo stato, puliti e stirati, entro la mattina dell’evento (max 14.30), per permettere l’allestimento dello spazio. Verrà assegnato ai tuoi capi un valore indipendentemente dalla marca. I capi che non verranno scambiati andranno in beneficienza.

Perchè partecipare? Riceverai un buono sconto del 10% da utilizzare a novembre 2012 per acquisti nel negozio. Aiuterai l’ambiente e l’ecologia (lo sapevi che barattare 20 kg di vestiti equivale a risparmiare l’energia necessaria per azionare una TV per un anno e sette mesi non stop).

Le due titolari  ben sanno quanti vestiti, anche nuovi, ancora col cartellino, vanno sprecati perchè i figli crescono in fretta. Allora perché non “riciclarli” in un mercatino dello scambio o meglio detto Swap Party? All’estero è una consuetudine (nasce a Manhattan nel cuore dello shopping), in Italia sta diventando un modo divertente per risparmiare e riciclare tutti quei vestiti che i nostri figli non usano più.

Vi aspettiamo…..

Dalla fatica al piacere di scrivere, domani a Faenza, il convegno nazionale sulla Disgrafia

2° CONVEGNO NAZIONALE SULLA DISGRAFIA, Faenza, 29 settembre 2012

Un’ intensa giornata per una preziosa occasione di confronto tra esperti e specialisti del settore, insegnanti e familiari di ragazzi con difficoltà grafo-motorie, è in calendario il 29 settembre 2012 a Faenza presso il Pala Cattani con il 2° Convegno Nazionale sulla Disgrafia, dal titolo Dalla fatica … al piacere di scrivere.

Organizzato dall’Associazione Onlus GraficaMente, con la consulenza progettuale di Per gli altri – Centro di Servizio per il Volontariato di Ravenna, l’evento faentino affronterà in ogni suo aspetto – analizzandone “Possibilità di prevenzione e di recupero” – il problema della disgrafia e delle difficoltà grafo-motorie, che, in base a una ricerca statistica condotta dalla stessa GraficaMente nel 2008, colpisce in Italia circa il 20% degli alunni al termine della scuola primaria.

Si tratta di un evento di caratura nazionale, che vedrà riuniti alcuni importanti rappresentanti del mondo scientifico, medico, grafologico e scolastico, direttamente coinvolti nell’aspetto diagnostico, educativo e rieducativo del disturbo, oltre naturalmente alla nutrita rappresentanza del mondo del Volontariato fattivamente coinvolto a vari livelli su tutto il territorio nazionale.

Il convegno ha come obiettivo principale quello di favorire, anche e soprattutto attraverso il coinvolgimento del mondo della scuola e delle famiglie, la conoscenza di questa particolare forma di difficoltà o disturbo per potere poi intervenire con maggiori e più puntuali strumenti didattici di prevenzione e tecniche di recupero.

Per adesioni e ulteriori informazioni sul programma specifico del Convegno, l’Associazione GraficaMente e Per gli altri – Centro di Servizio per il Volontariato di Ravenna hanno attivato anche un apposito sito web all’indirizzo www.convegnodisgrafia.it, in cui troverete il programma e in cui è possibile iscriversi per partecipare al convegno.

Disgrafia_2012_DEFINITIVO

Un’avventura di Tom Sawyer detective

Lo  scrittore  Mark  Twain, che in realtà  si chiama Samuel Langhorne Clemens, ci  racconta  un’ ardua impresa di Tom Sayer e del suo amico Huckleberry Finn.

Tom e  Huck riconoscono un criminale  famoso  della  loro  città, Jack Dunlap, mentre  viaggiano  sul  battello  verso  la  casa  della  zia di  Huck, per  una  breve vacanza.

I due protagonisti  incuriositi  vogliono  scoprire  la  vita  del  misterioso  personaggio. Arrivati  ad  Arkansas,  Tom  e  Huck  nei  panni  di  giovani  detective cominciano  la  loro  avventura  piena di  imprevisti.

 Non  perdetelo  perché  è   emozionante.

La recensione di Lorenzo Biondi

Disgrafia, un disturbo dell’apprendimento sottovalutato?

Quando il tuo bambino, nei primi anni di scuola primaria, scrive male in modo persistente e provando eccessiva fatica, forse è disgrafico.

La disgrafia non è una patologia ma oggi è definita un disturbo dell’apprendimento che può accompagnarsi, in alcuni casi, ad altri problemi, come ad esempio la dislessia.

In ogni caso, questa difficoltà, una volta instaurata, porta con sé uno scarso rendimento scolastico e, cosa ancora peggiore, una cattiva autostima del bambino e conseguenti problemi familiari…

La ricerca sui disturbi dell’apprendimento si svolge in diverse sedi scientifiche, ma l’attenzione mirata sulle disgrafie e le relative possibilità di recupero o, meglio, di prevenzione, è ancora sfocata.

Di recente (2008), l’associazione onlus Graficamente, impegnata su questo fronte, ha svolto un’indagine in cui si segnala che le difficoltà grafo-motorie e la disgrafia colpiscono, in Italia, circa il 20% degli alunni al termine della scuola primaria.

Ora si tratta di sostenere, prima di tutto, insegnanti e genitori nel riconoscere le disgrafie effettive ma, ancor più, è importante agire con un’ottica preventiva, quindi già prima della scuola primaria, adottando una pedagogia ed una didattica del gesto grafico che non solo prevengono la disgrafia ma possono concorrere ad un completo e sano sviluppo delle capacità di apprendimento dei bambini, per far loro conseguire un buon livello di autonomia nelle abilità di base.

Graficamente continua il suo impegno annunciando 2° Convegno Nazionale sulla Disgrafia, dal titolo Dalla fatica … al piacere di scrivere 
 che si terrà a Faenza il 29 settembre 2012, mirando soprattutto alla prevenzione del disagio. Un’ intensa giornata per una preziosa occasione di confronto tra esperti e specialisti del settore, insegnanti e familiari di ragazzi con difficoltà grafo-motorie. In questa occasione l’associazione presenterà i risultati di un’indagine unica in Italia, sulle difficoltà in esame nel passaggio dalla scuole d’infanzia alla scuola primaria. 

Per Yulia, la leader dimenticata, è l’ora della Corte europea

L’ex capo del governo Yulia Tymoshenko, prima donna a ricoprire questa carica in Ucraina, vede riconfermata da parte dell’Alta Corte di Kiev la condanna a 7 anni di carcere per abuso di potere.

Arrestata il 5 agosto 2011, è stata accusata di aver imposto alla società statale energetica Naftogaz un accordo con il colosso russo Gazprom per le importazioni di gas nel 2009, senza il parere del governo da lei guidato. Secondo l’accusa, il prezzo concordato, 450 dollari ogni 1000 metri cubi, sarebbe stato svantaggioso per l’Ucraina, con un danno stimato circa 130 milioni di euro, risarcimento richiesto all’ex premier.

Concluso il terzo e ultimo grado di giudizio interno ora Evghenia Tymoshenko, figlia 32enne della leader, portavoce della campagna per la liberazione della madre, può appellarsi alla Corte Europea per i diritti umani.

La figlia ha denunciato a Strasburgo torture e detenzione illegale, si appella art. 6 della Carta dei diritti umani che stabilisce il diritto ad un processo equo e chiede la liberazione della madre affetta da ernia del disco. Trasferita in ospedale, necessita di terapie anche per i maltrattamenti subiti.

L’assemblea politica del Partito Popolare Europeo (PPE) nella sua seduta odierna ha accolto la figlia Evghenia e ribadito il suo sostegno all’ex primo ministro Yulia Tymoshenko. Il presidente del PPE Martens ha ricordato che l’Unione europea, gli Stati Uniti d’America, e le principali organizzazioni internazionali hanno già dichiarato che il processo, che ha condannato Yulia Tymoshenko, non ha rispettato gli standard internazionali ed è stato motivato politicamente. “Sarebbe troppo facile ora per l’attuale regime fingere di organizzare elezioni libere ed eque in ottobre, dopo aver decapitato l’opposizione politica.” dichiara Martens.

Mammaiutamamma sostiene l’appello per la liberazione di una donna, mamma, una leader impegnata per il suo paese e sostiene l’ostinazione e la perseveranza di una figlia che vuole rivedere la madre libera.

 

Il barattolo di maionese e due bicchieri di vino.

Un professore era davanti alla sua classe di filosofia e aveva a portata di mano alcuni oggetti. Quando gli studenti fecero silenzio prese un grande barattolo di maionese vuoto e lo iniziò a riempire di palline da golf.  Chiese poi agli alunni se il barattolo fosse pieno e tutti risposero che lo era.

Il professore allora prese un sacchetto di ghiaia e la rovesciò nel barattolo di maionese. Lo scosse leggermente e i sassolini si posizionarono negli spazi vuoti, tra le palline da golf. Chiese di nuovo agli studenti se il barattolo fosse pieno e questi concordarono che lo era.

Il professore prese allora una scatola di sabbia e la rovesciò, aggiungendola nel barattolo; ovviamente la sabbia si sparse ovunque all’interno. Chiese ancora una volta se il barattolo fosse pieno e gli studenti risposero con un unanime “sì”.

Il professore estrasse quindi due bicchieri di vino da sotto la cattedra e aggiunse il loro intero contenuto nel barattolo, andando così effettivamente a riempire gli spazi vuoti nella sabbia. Gli studenti risero.

“Ora”, disse, non appena la risata si fu placata, “voglio che consideriate questo barattolo come la vostra Vita. Le palline da golf sono le cose importanti: la vostra famiglia, i vostri bambini, la vostra salute, i vostri amici e le vostre passioni; ciò per cui, se anche tutto il resto andasse perduto e solo questo rimanesse, la vostra vita continuerebbe a essere piena. I sassolini sono secondi per importanza, il vostro lavoro, la casa…… La sabbia è tutto il resto: le piccole cose.”

“Se voi mettete nel barattolo la sabbia per prima, non ci sarà spazio per la ghiaia e nemmeno per le palline da golf. Lo stesso vale per la vita: se spendete tutto il vostro tempo e le vostre energie dietro le piccole cose, non avrete più spazio per l’essenziale. Giocate con i vostri bambini, godetevi la famiglia, portate il vostro compagno/a fuori a cena… E non solo nelle occasioni importanti! Dedicatevi a ciò che amate e alle passioni, tanto ci sarà sempre tempo per pulire casa o fissare appuntamenti.

Prendetevi cura per prima cosa delle palline da golf, ciò che conta davvero. Fissate le priorità… Il resto è solo Sabbia.”

Uno degli studenti alzò la mano e chiese cosa rappresentasse il vino.

Il professore sorrise: “Sono felice che tu l’abbia chiesto. Il vino serve solo per mostrarvi che non importa quanto piena possa sembrare la vostra vita, ci sarà sempre spazio per un paio di bicchieri di vino con un amico!”

Il sondaggio: si può essere madri e professioniste affermate allo stesso tempo?

Mammaiutamamma si propone di riflettere e discutere con voi su una delle questione più controverse e complesse della nostra società:

si può essere madri e professioniste affermate nello stesso tempo? 

Anne-Marie Slaughter, direttore del Policy Planning del Dipartimento di Stato 2011 sostiene che è ancora dominante la cultura del “tempo macho” tra i professionisti: competizione spietata per lavorare di più, uscire dall’ufficio più tardi, fare più nottate, viaggiare in tutto il mondo e fatturare le ore extra rese possibili dal cambiamento di data.

La scelta sarebbe dunque ridotta : senza figli=carriera, con i figli=disoccupazione o lavoro di routine. E così su 190 capi di Stato solo 9 sono donne. Nelle aziende le percentuali di donne al vertice si ferma al 15-16%.

In Germania, il ministro della famiglia nel 2007, Ursula Von Der Leyen, madre di sette figli, ha riformato il congedo di genitorialità estendendolo a 14 mesi per figlio con il 67% dello stipendio versato a chi accudisce il bambino. Risultato: la percentuale di papà in congedo di paternità nel 2012 è arrivata al 25%.

Se i leader investissero più tempo nella famiglia sarebbero più consapevoli delle ricadute nella vita privata delle loro scelte politiche

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