Arriva dalla Silicon Valley la soluzione per conciliare lavoro e famiglia

images-1

Sono proprio i colossi del social network a lanciare la proposta, Twitter e Facebook adottano la criogenesi per garantire alle proprie lavoratrici, la maternità, potendola rimandare per dedicarsi di più e meglio al lavoro.

Per molti è Sheryl Sandberg la mente di questa nuova trovata aziendale. Classe 1969, direttore operativo di Facebook, 66°donna più influente al mondo, secondo Forbes, madre di due figli, autrice del testo Lean in, che analizza le cause per cui le donne faticano ad affermarsi nel mondo del lavoro e suggerisce come rimuovere questi ostacoli.

Un dibattito acceso negli Stati Uniti, negli ultimi anni, che è nato dalle riflessioni di leader e top manager, rosa. A partire da Anne Marie Slaughter, consigliera di Obama, fino all’amministratore delegato di Yahoo, Marissa Mayer e le dirigenti Indra Nooyi, Virginia Rometty, Mary T. Barra, si continua a discutere sulla conciliazione tra famiglia e lavoro.

Facebook è la prima azienda ad offrire un bonus che copre tutte le cure per la fertilità, fino a un massimo di 20 mila dollari, il colosso guidato da Tim Cook, avvierà la procedura a partire dal gennaio 2015. Un beneficio e un investimento sulle donne secondo Brigitte Adams, creatrice del forum Eggsurance.com, mentre per la ex dipendente di Facebook e scrittrice Kate Loss si tratterebbe di ridurre la vita umana ad una clausola contrattuale per garantire i ricavati dell’azienda.

La crioconservazione degli ovuli è una tecnica complessa, gli ovuli, pieni di acqua, possono formare cristalli di ghiaccio, nel processo di congelamento, capaci di comprometterne l’integrità.

In Italia l’approvazione della legge 40/2004 sulla fecondazione assistita, ha vietato il congelamento degli embrioni e ha prodotto lo studio alternativo della crioconservazione degli ovuli. La cura non è semplice, bisogna assorbire massicce dosi di ormoni per produrre i numerosi ovociti da prelevare, che saranno conservati nell’attesa di essere utilizzati, se non compromessi durante lo scongelamento.

Quello che è certo è che, anche in questo caso, si chiede alla donna di privarsi di qualcosa per ottenere parità in carriera, e voi:

siete d’accordo con la crioconservazione degli ovuli come soluzione per lavorare di più senza rinunciare alla famiglia?

è questo secondo voi il modo giusto di conciliare vita familiare e vita professionale?

Scriveteci a:

rachele@mammaiutamamma.it

Segue l’intervista alla ginecologa del network Francesca Donadio

Stay Tuned!

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: