Arriva la II edizione di BeachOlimpiadi, Pescara 2014, si parte il 31 luglio 2014.

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Care mamme, cari genitori,

si riparte con le Beach Olimpiadi, Pescara 2014. Anche quest’anno oltre 100 bambini si confronteranno sulla riviera adriatica per ottenere la coppa d’oro della II edizione di giochi sulla sabbia, organizzata da Mammaiutamamma, Massimo Oddo Onlus, la cooperativa la Minerva, in collaborazione con UILDM con il patrocinio del comune, della Provincia e del CONI REGIONALE e con il contributo di Bcc.

Dal 31 luglio al 3 agosto 2014, dalle 16 alle 20, gli atleti si confrontano in diverse discipline, dal calcetto, al beach tennis fino all’atletica, con la prima pista mai realizzata interamente sulla sabbia.

I giochi sono aperti a tutti i bambini dai 9 ai 12 anni, le iscrizioni sono aperte fino al 29 luglio 2014. E’ possibile scaricare la scheda di adesione e inoltrarla con copia del certificato medico in corso di validità agli indirizzi: rachele@mammaiutamamma.it e beacholimpiadi@gmail.com

6 le squadre in gare, che rappresentano 6 Nazioni e 6 stabilimenti locali: Argentina per lo stabilimento Tartarughino, Brasile per il Belvedere, Olanda per Plinius, Costa Rica per Onda Marina, Cina per Hai Bin, Venezuela per il Nettuno.

L’iniziativa favorisce l’integrazione tra i ragazzi, il sostegno alla genitorialità nel periodo estivo e il confronto intergenerazionale nell’organizzazione della manifestazione.

I senior promuovono e supervisionano, 20 adolescenti dai 14 ai 20 anni coordinano le squadre e i più piccoli giocano.

Lunedì 4 agosto si svolge la cena raccolta fondi per l’abbattimento delle barriere che separano i disabili dall’accesso alle attività più semplici, come il bagno al mare. Nella prima edizione i promotori hanno acquistato una sedia Hyppocampe Sand and Sea donata al tratto di spiaggia libera tra Jambo e Nettuno, dove si svolgono le gare di atletica. Anche

Vi aspettiamo!

Scarica qui la scheda dettagliata

Scarica qui il calendario provvisorio

Scarica qui la scheda adesione, che puoi inoltrare compilata e firmata agli indirizzi

rachele@mammaiutamamma.it, beacholimpiadi@gmail.com

e riconsegnare in originale agli organizzatori dell’evento chiamando il 339 6712717

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Decluttering: ovvero liberarsi dagli ingombri per essere più creativi con i propri figli

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Care mamme, cari genitori,

Si dice decluttering, si traduce liberare dagli ingombri o decrescita domestica, può migliorare molto la qualità della vita e della salute e insegna a riconoscere i nostri veri bisogni.

Gli anglosassoni confermano che nella nostra quotidianità adoperiamo solo il 20% di tutto ciò che accumuliamo. E allora potete sbizzarrirvi in rete districandovi tra molti consigli utili per liberarsi del superfluo non solo tra le mura domestiche, ma anche in tutti i campi della vita.

Dal decluttering dell’armadio, proposto dal progetto 333, che implica un guardaroba di 333 abiti con solo 33 capi selezionati utilizzati in un mese e da Ophra Winfrey con il suo metodo che prevede di appendere tutti gli abiti nell’armadio al contrario, quando se ne utilizza uno lo si riappende nel verso giusto. Dopo 6 mesi, senza sforzo, si avrà una chiara idea dei capi indossati, solo quelli appesi correttamente.

Al decluttering dell’agenda e degli spazi professionali attraverso la redazione di liste e la pulizia dei nostri devices.  Più spazio e più ordine favoriscono creatività e riorganizzazione delle idee e permettono l’acquisizione di quello che il guru David Allen ha definito: Get Things Done System (GTD).

Il concetto fondamentale del GTD è basato sulla necessità che ha una persona di sgombrare le cose da fare dalla propria mente e di registrarle ed organizzarle da qualche parte. Il metodo consiste nel liberare la mente dal lavoro di ricordare ogni cosa che deve essere fatta per concentrarsi pienamente sull’ eseguire questi compiti.

Quello che vogliamo sottolineare oggi è l’importanza degli spazi per i bambini e quindi di un’azione efficace di decluttering, insieme a loro, della loro cameretta e dei luoghi a loro dedicati.

Nella sua opera più importante, Il metodo della pedagogia scientifica applicato all’educazione infantile nella Casa dei Bambini, Maria Montessori definisce l’ “ambiente” come tutto l’insieme delle cose che il bambino può liberamente scegliere in esso e usare tanto quanto desidera, in corrispondenza delle sue tendenze e dei suoi bisogni di attività. I genitori non devono fare altro che aiutarlo in principio ad orientarsi tra cose diverse e ad apprenderne l’uso preciso, ciò lo inizia alla vita ordinata e attiva nell’ambiente; ma poi lo lascia libero nella scelta e nell’esecuzione del lavoro. Nell’ambiente c’è un potere educativo diffuso tutto intorno e le persone, i bambini e i genitori vengono a farne parte.

Dunque il primo buon motivo per riorganizzare gli spazi dei nostri figli è quello di aumentare il potere educativo dell’ambiente che li circonda. Non solo, secondo Raffaella Caso, una mamma (quasi) green, sono 5 i  buoni motivi per avere pochi giochi: più creativtà, più qualità, più ordine, più amore per la natura e più soldi! E allora al via con una selezione ragionata e condivisa dei giochi nella cameretta!

Come sapete il network ama proporre tutte le visioni e allora dal Minnesota e dall’Illinois arrivano le ricerche che dimostrano, invece, come le persone immerse nel caos trovino le idee migliori. Sono la Carlson School of Management che dimostra come il disordine favorisca le idee più rivoluzionarie e utili e la Northwestern University, dove si conferma la stretta relazione tra la capacità di disegnare immagini spettacolari e il disordine.

Il network promuove stili di vita sostenibili e funzionali a conciliare professione, genitorialità e creatività, dunque buon decluttering a tutti!

 E voi come vi sentite disordinati o organizzati?

Avete mai fatto decluttering con i vostri figli?

Non sapete da dove partire?

Scriveteci a rachele@mammaiutamamma.it 

Stay Tuned!

di R. Bonani

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