Care mamme,
Oggi parliamo di luoghi ricreativi e educativi per i più piccoli. Sperando che questo articolo possa far riflettere chi gestisce spazi dedicati a bambini e ragazzi.
Appena diventati genitori abbiamo la principale preoccupazione di trovare ambienti adeguati e stimolanti per i nostri figli. Vivendo a Roma con 3 bambini di 10, 5 e 3 anni ho deciso di trascorrere un pomeriggio da Explora.
Un grande giardino attrezzato sulla flaminia svela bellezze segrete di Roma mentre la struttura su due piani offre stimoli educativi. Ma quali?
Al piano terra un camion dei pompieri ormai consumato, una banca, un orto in plastica e un supermercato! La migliore espressione di una società del consumo su larga scala! Così come e’ impostato il gioco permette solo di scegliere, pesare e passare alla cassa i prodotti già confezionati. La banca è l’essenza di un Dio Denaro che ha superato l’uomo. Non è possibile fare calcoli, non si possono utilizzare computer e strumenti tecnologici perché completamente assenti, salvo tastiere pc non collegate.
Si apprezza lo sforzo di fornire un quadro normativo dei diritti dei bambini attraverso pannelli che sintetizzano in Italiano e inglese la carta Unicef dei diritti dei minori mentre si va al pino superiore. Il I piano è dedicato ai più grandi espone alcuni esempi di materiali, presenta i pesi e le misure e approccia la geografia con un’Italia da ricostruire per regioni. Negli ultimi 5 anni lo spazio e’ rimasto immutato.
Le domande nascono spontanee:
Quale valore vogliamo trasmettere ai più piccoli riproducendo un supermercato? E’ il momento della giornata che odio di più e se potessi ricorrerei solo a produzioni locali e artigianali.
Quale stimolo intellettuale stiamo offrendo in questo spazio incredibile, nel cuore della capitale?
E’ un servizio culturale competitivo in grado di attrarre le famiglie romane e turisti con bambini?
Ma soprattutto qualora garantisse un’elevata affluenza sarebbe capace di soddisfare l’offerta?
Possiamo, senza troppo sforzo, osservare buone pratiche in altre città: A Genova la città dei bambini, spazio analogo ad Explora, divide le aree gioco per età, si può costruire, calcolare, studiare, fare bolle di sapone, provare esperimenti scientifici, osservare formiche e tartarughe vere.
Propongo di ripensare Explora sopprimendo la banca, il supermercato e tutti i giochi in plastica, inserendo ad esempio materiali naturali da toccare, bolle di sapone, un’area per gli esperimenti scientifici del suono, dell’elettricità e un’area per le applicazioni tecnologiche, per i più piccoli, pannelli del mondo con calamite da attaccare nei paesi giusti che rappresentino bandiere, città, animali. Un’area per dipingere e costruire con la plastilina sempre aperta e disponibile per tutti, allestita con opere di grandi maestri per garantire intrattenimento educativo.
Anche voi avete provato questa sensazione?
Scriveteci a rachele@mammaiutamamma.it
di R. Bonani