Giovedì 6 giugno 2013 a partire dalle ore 18, ArionZeta nella cornice del sottopasso di Pzza Fiume, ospita la presentazione del volume, L’impresa aumentata, Caos e responsabilità della comunicazione d’impresa nell’età social, di Gian Paolo Bonani, docente di Comunicazione d’Impresa, Coris, Università di Roma La Sapienza, edito da Franco Angeli. Insieme all’autore intervengono, Stefano Epifani, direttore TechEconomy.it, Andrea Ettorre, Dirigente della Direzione Generale per la Valorizzazione per la Valorizzazione del patrimonio culturale, MIBAC e Rachele Bonani Palusci, Presidente della onlus The Co2 Crisis Opportunity Onlus.
Il testo analizza la comunicazione organizzativa della azienda estesa, impresa senza frontiere che si configura nella rete. L’organizzazione aziendale nella realtà 2.0 gravita su 3 assi: Persone, Sapere e Coesione. Compito principale dell’azienda è la creazione di valore. L’impresa allargata è un grande laboratorio di ricerca che ha sviluppato, oltre i confini della sua operatività, quelli della sua responsabilità sociale.
La scommessa sulla responsabilità dell’impresa è l’emozione fondamentale che deve ispirare e accompagnare i nuovi manager che gestiscono la comunicazione dentro e fuori l’azienda. A questi scommettitori etici sono dedicate le pagine del libro.
Ma anche a tutti i genitori e agli attenti osservatori del luogo pubblico del web che rende la reputation condizione socio-psicologica dei nativi digitali. La generazione della costante attenzione discontinua deve gestire come prima impresa la propria immagine, il sè. Nella culture.com la comunicazione appartiene a tutti, le forme di dialogo fra gli attori sono moltiplicate e l’intensità degli scambi è accelerata senza freni.
Questo volume oltre a rappresentare un importante testo di studio sui nuovi modelli organizzativi aziendali, offre interessanti spunti di riflessione e studio dell’inedito paradigma relazionale nato dalla/nella rete secondo cui condividere informazioni on-line aiuta a definire la nostra identità, a coltivare relazioni sociali e a diventare protagonisti di storie locali e globali.
Stay tuned