The Hub Roma apre a settembre 2012 e s’impone subito nel panorama capitolino come centro di aggregazione di idee, associazioni e imprese coinvolte e portatrici di innovazione sociale.
Domani venerdì 25 gennaio 2013, dalle 9 alle 13, a via dello Scalo di S Lorenzo, 67, propone il secondo incontro di un interessantissimo percorso di educazione civica e partecipazione, rivolto ai piccoli tra gli 8 e i 10 anni accompagnati da un genitore Il Consiglio dei bambini. L’esperienza nasce in collaborazione con Uva e la Sinnos editore. Si parla di democrazia!
Vi presentiamo l’intervista a Elena Giacchino, hubber e coordinatrice dell’iniziativa:
Come nasce l’iniziativa, Il consiglio dei bambini, dalla costituzione alla partecipazione?
L’idea è nata a San Francisco durante un meeting internazionale di The Hub al quale presenziava il nostro socio fondatore Dario Carrera, lì c’era un evento con studenti baschi e studenti del luogo che condividevano un percorso di risoluzioni dei problemi della città, abbiamo quindi pensato di esportarlo in Italia ma rivolgendolo ai bambini perché hanno un pensiero più trasparente, più libero, meno condizionato
Qual è il tuo ruolo nel progetto? quali sono gli obiettivi e i risultati attesi?
L’obiettivo è quello di sperimentare un processo diverso di apprendimento e quello di stimolare nel lungo periodo la partecipazione dei genitori, la cosa interessante sarebbe fare un laboratorio parallelo su cittadinanza e Costituzione con i genitori, questa sarebbe davvero social innovation. Io mi occupo di eventi e comunicazione a The Hub. Quindi ho preso parte alla stesura del concept del laboratorio e mi sono occupata di coordinare il lavoro di Uva, l’associazione di Giulia Nardi e Paola Pascucci che materialmente mettono in piedi il percorso didattico, con quello di Valentina Ghione, psicoterapeuta che sta facendo un tirocinio da noi.
E’ un’iniziativa pilota, pensate di proporla nelle scuole?
La nostra intenzione, trovando uno sponsor, sarebbe quella di replicarla. Utilizzando questa prima edizione come un laboratorio anche per noi ideatori.
Da mamma cosa pensi della nostra città, Roma?
Roma è complicata. Da mamma penso che troppo spesso questa città ci costringa a cavarcela e ci faccia sentire “genitori kamikaze”. Le reti se esistono sono create dalle persone e e non dalle istituzioni. La partecipazione è una grande risorsa per una città, però dovrebbe essere supportata, non lasciata come unico mezzo. La rivoluzione dei processi non può essere frutto solo della frustrazione.
E’ a portata di famiglia?
A portata di famiglia non direi. Però non credo sia un problema romano, ma piuttosto della nostra società. Siamo costretti in tempi e metodi che non sono al passo con i tempi. Uscire di casa tutti insieme alle 9 di mattina e sedersi un copmputer del tutto simile a quello che abbiamo a casa nostra ma che si trova a scrivania che dista almeno mezz’ora da quell’altro non è un presupposto per creare una società family-friendly.
Cosa servirebbe per migliorarla?
Servirebbe aprire un tavolo di discussione con le istituzioni per riposizionare in questo universo reale e contingente il tema delle mamme che lavorano, e non lasciarlo abbandonato come se appartenesse a un altro mondo. Si dovrebbe favorire dall’alto la costruzione di reti di sicurezza per le madri e le famiglie. Servirebbe impegno e condivisione di obiettivi fra istituzioni e famiglie.
Per partecipare iscriversi a: Consiglio Democrazia Eventbrite